Crisi coronavirus, lettera a Federazione Italiana Tabaccai

 

Cari Colleghi,cari tabaccai, cara Federazione Italiana Tabaccai,
a scrivere è un gruppo di tabaccai, che ha raccolto e continua a raccogliere innumerevoli lamentele da parte dei propri colleghi siti in varie parti d’Italia. In poco tempo abbiamo raggiunto un’importante proselito attraverso social e gruppi chat.
Con questa lettera chiediamo che la Nostra Federazione con i suoi uffici, i suoi canali di comunicazione, le sue risorse (che sono anche le Nostre) si renda dapprima portavoce delle Nostre richieste e combatta per ottenere dei risultati di cui ne possa trarre beneficio la Categoria,tutta.

In un momento economicamente disastroso per il nostro Paese e in un momento in cui (proseguendo un trend strutturale quasi inarrestabile) le tabaccherie vedono assottigliarsi i loro profitti (a favore dei loro “partner”) e aumentare gli oneri (ci riferiamo alle varie incombenze che pesano ormai su noi tabaccai:antireciclaggio, ludopatie, divieti di ogni sorta e tipo), è arrivato il momento di reagire tutti e rimetterci a lottare per assicurare ai Nostri figli un domani migliore, per assicurare ai Nostri figli una tabaccheria migliore, quella del futuro.
Veniamo al dunque. Le nostre richieste sono le seguenti:

1- ABOLIZIONE DEI CANONI SU GIOCHI E SERVIZI.
Crediamo innaturale dover pagare un canone (qualsiasi esso sia) per poter usare una piattaforma di servizi e giochi. I nostri aggi percepiti in determinate circostanze sfiorano il centesimo e non è corretto chiedere a Noi tabaccai un ulteriore sforzo economico. Semplificando ancora, Noi tabaccai su una ricarica postpay (costo finale per il cliente 2euro) a mala pena raggiungiamo i 60 CENTESIMI di profitto (dopo avere censito il cliente e dopo aver impiegato almeno 3 minuti per completare l’operazione).Facciamo presente che il censimento del cliente è una procedura bancaria e che pertanto è rivolta a chi è stipendiato e non a chi fa della velocità e precisione il suo lavoro di fatto divenendo un costo; a questi sudati 60 CENTESIMI di euro di profitto dobbiamo sottrarre quota canone e COSTI DI RETE. Chiediamo quindi l’abolizione immediata dei Costi di rete e dei canoni a favore dei concessionari di giochi e servizi. Questo discorso è valevole per tutti i concessionari o partner presenti, nessuno escluso.

2- CANCELLAZIONE DI TUTTI I CANONI PERCEPITI DURANTE IL LOCKDOWN.
Durante il lockdown, come la Federazione saprà, non ci è stato consentito far funzionare il reparto giochi. Chiediamo l’abolizione di quei canoni, non la rateizzazione degli stessi come invece sta avvenendo.

3- RIMODULAZIONE FIDEJUSSIONE ECOMAP.
È indiscutibile che la fidejussione obbligatoria Ecomap vada rivisitata nel profondo. Ormai non vi sono più le due settimane di scoperto per i servizi offerti tramite LIS s.p.a e per le Lotterie. Di conseguenza la fidejussione deve essere modificata a ribasso nell’importo. Risulta troppo esoso riuscire a sopportare costi tanto alti per scoperture che non abbiamo più. La fidejussione deve essere adeguata al periodo che deve coprire e attualizzata all’effettivo credito non riscosso, non è consentito chiedere una fidejussione settimanale se un parte di essa viene già pagata durante la settimana stessa. È inoltre opportuno considerare la fidejussione relativa ai valori bollati: essa è mensile e non tiene assolutamente conto del fatto che l’addebito SEPA riguardante i valori bollati avviene settimanalmente.

4- MODIFICA UNILATERALE DEI CONTRATTI.
Consideriamo la modifica unilaterale dei contratti tra noi e i concessionari come una clausola vessatoria.
Ogni modifica di un contratto che coinvolga la Nostra categoria va discusso con la Nostra Federazione, che di volta in volta valuterà nel Nostro interesse. Una sorta di contrattazione collettiva in cui la FIT abbia più potere.
Fresca è infatti la notizia della modifica unilaterale del contratto da parte di Lis S.P.A che ha portato al doppio addebito settimanale per i servizi transati, dopo aver già proceduto a togliere un giorno di valuta (dal mercoledì al martedì) in piena pandemia. In tempi passati pensavamo che queste cose potessero accadere colo con Sisal,ci sbagliavamo.

5- CONTRATTO PREMIUM GRATTA E VINCI E NUOVO CONTRATTO SUPERENALOTTO
Fresca è la richiesta del canone sui Gratta e Vinci, mascherato da un cosiddetto “Contratto Premium”. Benchè tutti possano pensare che l’adesione da parte del tabaccaio sia soggettiva, in linea generale le cose non stanno proprio così. Se non si aderisce al contratto premium si va incontro all’eliminazione di due settimane di scoperto, al doppio addebito settimanale, all’esclusione da alcune attività particolari pensate per gli aderenti alla rete premium. E addirittura per chi non vi aderisce si temono ritardi nelle spedizioni, l’eliminazione dell’esclusiva di zona e inoltre i gratta e vinci “novità” saranno ricevuti con due settimane di ritardo rispetto alla rete premium, di fatto peggiorando il contratto base a vantaggio di uno a pagamento.
Medesimo discorso è valevole per quanto concerne il nuovo contratto giochi di Sisal. Benché Sisal già non abbia da ricattarci sulle settimane contabili (già eliminate a loro tempo) lo ha fatto con l’esclusività di zona.
Ogni contratto deve essere rivolto alla categoria, tutta e non può essere ad personam come accaduto in questo caso. Chiaro che il singolo tabaccaio ha inferiore potere contrattuale se lasciato solo.

6- GIUSTO RICONOSCIMENTO.
Sebbene durante la tremenda crisi dovuta al Covid-19 e al successivo lockdown siamo stati riconosciuti come categoria essenziale, Noi NON SIAMO STATI mai MENZIONATI INSIEME ALLE CASSIERE DEI SUPERMERCATI. Vogliamo far capire alla nostra classe politica che noi tabaccai non vendiamo solo morte, non diamo solo gioco ai cosiddetti ludopatici, intorno alle nostre attività ruotano una marea di SERVIZI ESSENZIALI per la comunità. Chiediamo il nostro giusto riconoscimento come categoria: per capillarità la più vicina al cittadino. Caso emblematico ne sono state le mascherine: appena è stato possibile venderle in tabaccheria sono state reperibili su tutto il territorio nazionale. Noi unici a lavorare per pochi centesimi.
Bisognerebbe per altro modificare la datata legge del febbraio 2013 in merito alle distanze delle tabaccherie, aumentandole in modo da non incorrere in continui cali di fatturato. Bisognerebbe che la FIT si attivi con l’agenzia dei Monopoli e delle Finanze per evitare l’istituzione di nuove rivendite tabacchi o nuovi inutili patentini.

7- VALORI BOLLATI E FRANCOBOLLI.
Ancora oggi molte rivendite non hanno la dotazione tecnologica necessaria per poter svolgere il servizio in maniera celere ed adeguata. I nuovi terminali lis printer ancora non hanno raggiunto tutti i tabaccai.
La richiesta telematica dei francobolli si è dimostrata un vero flop sia nel periodo di lockdown che oggi. Impossibile richiedere i francobolli telematicamente ed ottenerli in tempi rapidi e certi. E risulta anche impossibile poterli pagare in contanti.

8- MONETA ELETTRONICA.
Ormai dal primo luglio avere un pos per accettare pagamenti elettronici in rivendita è obbligatorio.
Noi tabaccai VOGLIAMO offrire ai clienti gli strumenti necessari per pagare con moneta elettronica, ma ancora non ne siamo in grado. Su alcuni servizi: valori bollati, ricariche telefoniche etc… non riusciamo a consentire il pagamento tramite pos in quanto i costi supererebbero i miserabili guadagni. Chiediamo quindi strumenti idonei e chiediamo che su tutti i terminali anche quello delle marche sia obbligatorio l’inserimento della voce “paga con carta” per ogni tipo di transazione.

9- NUOVI PROTOCOLLI SICUREZZA.
Comunemente denominate BANCOMAT di Stato le nostre attività lo sono per davvero. Oggi una tabaccheria è in grado di far girare più moneta di ufficio postale (seppur con ridicoli margini di guadagno). È anche noto però che banche ed uffici postali si siano dotati di sistemi di sicurezza e protocolli di sicurezza che impediscono e limitano fortemente furti e rapine. Di conseguenza restiamo Noi i più esposti a questo tipo di calamità. Quindi Noi tutti tabaccai ci chiediamo se non sia forse giunto il momento di dotarci di una rete di sicurezza adeguata (non come quella intrapresa e poi abbandonata con la nota Securshoops.r.l) e chiediamo di non essere sempre lasciati soli a difenderci come possiamo. Siamo o non siamo il bancomat di Stato? Lo Stato deve proteggere i suoi soldi.

10- CONTROLLI.
Noi tabaccai non possiamo essere i soli ad essere continuamente controllati da Monopoli di Stato, Finanza ed altri organi competenti. Chiediamo che medesimi controlli siano eseguiti presso i negozi che vendono sigarette elettroniche che ancora oggi vendono liquidi non premiscelati consentendo al cliente finale un risparmio che noi tabaccai,rispettando le leggi, non possiamo garantire. E in molti casi non rispettano il divieto di vendita ai minori di liquidi contenenti nicotina.

11- CANAPA SATIVA.
In merito alla vendita della canapa sativa (cosiddetta cannabis light) chiediamo che la FIT presti massima attenzione alla questione. Se ci dovesse essere una regolarizzazione del settore ne chiediamo l’esclusività di vendita. Non vogliamo farci scappare l’ennesimo business come avvenuto con le sigarette elettroniche. Queste ultime ci hanno sottratto un notevole margine di guadagno considerando la continua migrazione dei tabagisti verso prodotti meno nocivi.

12- INCREMENTO AGGI.
Chiediamo che la Nostra federazione si impegni nel consentirci un incremento dell’aggio. Da sempre questo è rimasto praticamente invariato nonostante siano aumentate tutte le spese accessorie alla tabaccheria.Tutti noi siamo ben consapevoli che le nostre redditività sono crollate ma la mole di lavoro è aumentata. La Vostra/Nostra battaglia deve avvenire per consentire un incremento dell’aggio e non per lasciarlo invariato. Non consideriamo una vittoria che esso resti immutato.
Aggio sui giochi, sul tabacco e su tutti i servizi sono il nostro core business.

13- INNOVAZIONE TECNOLOGICHE E SEMPLIFICAZIONE PROCEDURE
Chiediamo una semplificazione contabile da parte di LIS S.p.a. Siamo continuamente sommersi da comunicazioni poco comprensibili che ci portano a sprecare tanto tempo nel leggerle e interpretarle. Non riusciamo inoltre a stampare il relativo borderò contabile giornaliero delle ricariche “QR-CODE” LOTTOMATICA. Questo è un serio problema quando si hanno dipendenti.
Come anche non riusciamo a comunicare in maniera celere coi vari partner (tutti): in alcuni casi per un qualsiasi problema trascorriamo mattinate al telefono senza che nessun operatore ci risponda (e in alcuni casi il numero da comporre è anche a PAGAMENTO).
Chiediamo che le attrezzature vengano testate e rese perfettamente funzionali prima di essere distribuite ( come i terminali lis printer spesso fonte di stampe a vuoto e malfunzionamenti) in quanto il nostro punto di forza è rappresentato dalla velocità e nella completezza dei servizi offerti.

14- REGISTRAZIONE IMPRONTE DIGITALI.
Chiediamo che la Federazione si prenda carico di regolarizzare la procedura di registrazione delle impronte digitali sui distributori automatici di sigarette. Procedura che non viola la privacy e non comporta nessuna registrazione su formati conservabili ma che allo stesso tempo garantisce una maggiore sicurezza nella lotta al fumo minorile. Un qualsiasi minorenne reperisce con una certa facilità il codice fiscale di un maggiorenne piuttosto che farsi “prestare un dito”. Già una sentenza del TAR della Regione Basilicata del 2013 sanciva che l’acquisto nei distributori automatici “mediante il rilevamento delle impronte digitali è ancora più rispettosa del divieto di vendita delle sigarette ai minorenni, sancito dall’art. 25 R.D. n. 2316/1934, in quanto con l’altro sistema di acquisto mediante la lettura dei documenti anagrafici rilasciati dalla P.A. non può escludersi che un minore possa acquistare le sigarette, utilizzando un documento di riconoscimento di un maggiorenne.”

15- CORSI FORMAZIONE.
Chiediamo inoltre che venga eliminato l’onere di pagamento dei corsi di formazione obbligatori per i titolari di rivendita di generi di monopolio dopo 9 anni di possesso di licenza e di esercizio della professione. Crediamo sia importante e corretto il corso a pagamento al momento dell’acquisizione della gerenza,ma chiediamo che sia gratuito o con un prezzo simbolico ai successivi rinnovi. Un’alternativa sarebbe quella di fruire di corsi periodici di aggiornamento on-line.
Almeno Questi corsi servissero a qualificarci come operatori idonei a raccogliere il gioco, certificandone competenza e qualità, eliminando dal mercato tutti quei soggetti che raccolgono gioco senza competenze e professionalità.

16- RESTITUZIONE SOMME ANTICIPATE
Chiediamo che venga istituito una procedura chiara e veloce in accordo con i Monopoli di Stato e LOTTOMATICA per rimpinguare le casse dei Tabaccai che si trovano a dover pagare forti somme a fronte di vincite importanti , documentate dall’estratto conto Lottomatica (onorando gli obblighi contrattuali). Spesso i Tabaccai si vedono costretti ad anticipare importi rilevanti che però si vedono restituire solamente dopo settimane di chiusure contabili. Quegli importi però permettono al Tabaccaio di far fronte ai numerosi addebiti SEPA settimanali. Essere privati di quella liquidità rischia di compromettere i successivi addebiti col rischio di passare per inadempienti e vedersi poi staccare i servizi solo per aver fatto il proprio dovere.

Riconoscendo il fatto che la tabaccheria di un tempo non esiste più, che la tabaccheria non è più “sale e tabacco”, Noi tabaccai chiediamo la più ampia visibilità possibile sui nostri problemi e risposte esaurienti e tempestive in merito a quanto specificato. Chiediamo che i nostri QUINDICI punti siano trattati e analizzati punto per punto. Chiediamo che FIT apra un tavolo di trattative con Lottomatica e Sisal e che ci dia notizia dei passi in avanti compiuti anche attraverso il nostro caro giornale “la Voce del Tabaccaio” o gli altri mezzi a disposizione quali app e e-mail.
Qualora questo non avvenga siamo pronti dal primo settembre a non transare SIR finchè non avremo risposte in merito e a trovare nuovi gruppi sindacali che ci consentano di difendere i Nostri interessi.

Molti tabaccai stanno perdendo fiducia nei confronti della federazione stessa, non riuscendo a spiegare il rapporto con LIS SpA e temendo in una perdita di imparzialità a danno delle tabaccherie.
RicordandoVI che una Federazione per definizione deve realizzare comuni interessi di difesa di valori materiali e morali, siamo al Vostro fianco se sarete al Nostro fianco.
Distinti saluti.

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