25 aprile, questo è il paese del falso e della mistificazione storica

di Giuseppe Matranga – Ancora una volta il paese dimostra di aver sbagliato direzione, aver perso il senso dell’etica e della morale in favore di un falso e meschino senso civico e interesse sanitario a giorni alterni.

Pasqua No
Bella Ciao Si
Funerali No
Sfilate 25 Aprile Si

Siamo tutti uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri. Mi verrebbe da dire così se gli eguali non mettessero essi stessi a rischio la loro salute e quella di tutti gli altri.

Arrestiamo una persona sola che passeggia tra i boschi perché non rispetta le regole… Complimentiamoci con chi sfila bandiera rossa e bella Ciao insieme a centinaia di altri irresponsabili.

Questo è il paese del falso e della mistificazione storica.
Da Garibaldi e Nino Bixio, eroi dei due (im)mondi che commisero eccidi e decimazioni e crearono l’Italia a suon di danaro e corruzione.
A Falcone e Borsellino eroi dell’antimafia uccisi dallo Stato.
Chi oggi esalta Gramsci e ne apprezza l’idealismo e l’intellettualismo non violento dimentica la stessa figura del fratello Mario.

Il 25 Aprile festeggia si una liberazione dal giogo della dittatura fascista ma dimentica che quella non fu solo liberazione dallo straniero, bensì la fine di una guerra civile e fratricida.
Per di più si dimentica che quello stesso giorno il nostro paese ha scambiato un padrone posto a nord con uno posto a ovest.

Questo è il paese dove nulla è vero finché non viene raccontato dalla penna del vincitore e noi poveri italiani ovini a distanza di 159 anni non abbiamo ancora smesso di belare e seguire il pastore che ci conduce al macello.

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