San Marino Leaks: L’Ipocrisia e il Consiglio Grande

Il silenzio Grande e Generale su una delle pagine più sporche della Storia recente della Repubblica di San Marino che coinvolge ogni Istituzione o soggetto politico oltre al Tribunale Unico ostaggio dei soliti “ignoti” pierfelicemente denunciati ma sempre al loro posto.

di Rocco Luglio – – 19 gennaio 2019

Considerando quanto letto relativamente al Consiglio Grande e considerando che al Tribunale Unico sono presenti documentazioni che dimostrano appieno le responsabilità, anche penali, nella gestione degli affaires Banca Commerciale Sammarinese, Asset Banca e Banca Centrale della Repubblica di San Marino da parte di soggetti ben conosciuti e relativamente al periodo 2010/2014 ad esempio e a quanto conseguito dalle loro azioni, resto davvero basito di fronte a certe ipocrisie.

Già perché i Signori componenti i CdA di BCS e di Asset, in quel periodo hanno compiuto reati già elencati agli atti in Tribunale ma non più perseguibili per intervenuta prescrizione (visto che lo stesso Tribunale ha impiegato 6 anni SEI, anni per decidere se istruire o archiviare quanto a carico di tutti coloro poi condannati per associazione a delinquere dal Giudice Felici o per gruppo criminale dal Tribunale di Forlì) solo ed esclusivamente grazie alla “complicità” di Mario Giannini e di tutta la Vigilanza di BCSM dell’epoca che negò l’innegabile, quanto interpellata tramite esposto ufficiale.

Non solo, ben coadiuvati dall’ “avvocato delle banche” Matteo Mularoni e dai suoi fidi scudieri Roberto Andreoni (che all’inizio inviò addirittura una “proposta truffa” a chi fu palesemente derubato in BCS in cui offriva, a fronte di un furto di più di un milione di euro, la chiusura di un affidamento risultato inesistente da 80.000 euro) e dal giovane avv Valli (che per impreziosire la sua carriera professionale parrebbe essersi reso complice in una probabile tentata truffa ai danni dello Stato, visto che a quanto risulta lo Studio Mularoni (prima Mularoni Nuzzo Bussoletti) negò un patteggiamento in attesa di Crediti d’Imposta che quindi sarebbero dovuti andare a coprire un buco finanziario lasciato da gravissimi reati commessi in BCS e “coperti” in Asset) , hanno attuato una resistenza temeraria che probabilmente verrà a costare molto cara alla RSM considerato quanto ora in mano alla Procura di Rimini depositatovi dall’Ambasciatore italiano nella RSM Guido Cerboni e, soprattutto, quanto in mano al Ministero degli Esteri italiano nonché a quello della Giustizia oltre ovviamente a quanto a conoscenza del Congresso della RSM e notificato per raccomandata dall’avv. Marino Federico Fattori alle singole Segreterie di Stato visto il loro coinvolgimento nei fatti criminosi all’epoca, nonché quanto consegnato alla Segreteria della P.A e destinato al Governo nella mattina di martedì u.s., di cui possiamo riportare alcuni passi:

Se a tutt’oggi la mia cliente non è ancora riuscita ad ottenere il rimborso di quanto indebitamente sottrattole, lo si deve anche alle mancanze e/o ritardi e/o inadempienze dei soggetti istituzionali (in primis Banca Centrale della Repubblica di San Marino) deputati al controllo e alla vigilanza degli enti creditizi.

Alcune Segreterie sono già state rese edotte della vicenda, così come tutte le forze politiche raggiunte più volte da comunicazioni (mail e Social) del giornalista italiano Stefano Davidson che sono disponibili in copia, ma si ritiene opportuno, alla luce dell’imminente dibattito consigliare sulla c.d. “vicenda Asset Banca”, informare l’intera compagine governativa delle aberranti ripercussioni sulla vita della vittima di quanto all’oggetto nonché dei risparmiatori tutti, arrecate da una gestione operativa e da una prassi comportamentale da parte degli Istituti di credito e dei rispettivi funzionari, ma che hanno trovato complicità e connivenze anche all’interno delle istituzioni (come accertato anche in sede giudiziaria), che definire disinvolte sarebbe un eufemismo, (…)

Visto quanto alle cronache di questi giorni vanno inoltre sottolineate le ormai evidenti enormi responsabilità sull’accaduto da parte del Cda di BCS, presieduto dal Signor Emilio dalla Balda e quelle del CdA Asset, presieduto dal Signor Stefano Ercolani, che acquisì BCS e non solo non denunciò il fatto ma proseguì quella che ad oggi, visto quanto agli atti, si può definire come chiara resistenza temeraria. Senza voler entrare nel merito dei crediti d’imposta eventualmente concessi ad Asset per le posizioni di BCS.

Resistenza che rischia di costare alla Repubblica di San Marino certamente molto di più che se la cosa si fosse conclusa tra privati, magari nel 2010/12 grazie alle indagini (però mai compiute) del Commissario della Legge Volpinari o con la denuncia dei reati commessi in BCS da parte del soggetto che l’acquisì, il quale invece, decise di nominare uno degli indagati quale proprio Direttore Generale.”

Ecco, considerando tutto questo, nonché le gravissime ed evidentissime violazioni alle normative nazionali ed internazionali relative ad Antiriciclaggio ed Antiterrorismo, le certificazioni dei Bilanci di BCS Asset e BSCM redatte dalla stessa persona per tutte e tre in contemporanea tra il 2010 e il 2014 (anni in cui è avvenuto il commissariamento di BCS. Tal Paolo Scelsi di BDO Italia), la probabile falsificazione del Bollettino Ufficiale del Giugno 2018 da parte di qualcuno particolarmente coinvolto nella vicenda, la morte del Dott. Paolo Droghini fil rouge e trait d’union tra le due banche commissariate BCS e Asset in quanto Vicedirettore Generale della prima e poi nominato Direttore Generale della seconda (curioso nominare al proprio comando chi sostanzialmente lavorava per Istituto commissariato e già, tra l’altro, raggiunto da motivata e palesemente giustificata denuncia penale per le sue azioni in BCS), ci si chiede quale sia l’etica, ma soprattutto la giurisprudenza che guida le azioni di Governo nella Repubblica di San Marino.

Infatti con buona probabilità sarà grazie proprio ai tergiversamenti di costoro (precedenti ed attuali), se non addirittura a causa delle responsabilità dirette nella vicenda di alcuni degli ex componenti dei Governi precedenti e dei Capitani Reggenti (implicati e/o informati), oltre a quelle all’ex-Ambasciatrice Rotundaro e del Commissario della Legge Volpinari (rea di NON aver indagato ed archiviato su quanto denunciatole. Come da riapertura del caso da parte del Giudice Brunelli), se tutti i cittadini si troveranno a dover rimborsare cifre milionarie, visti danni collaterali ed interessi, alle vittime dei soprusi reiterati da parte di un sistema marcio e corrotto che si immagina potrebbe trasformarglieli magicamente in tasse o patrimoniali, salvando così le casse dei responsabili, ovvero i soliti noti.

E in tutto questo brilla la stella dell’informazione della Repubblica, Libertas e RTVSM su tutti, che continua a tacere, censurare e a nascondere ai cittadini quanto in suo possesso inviatogli direttamente dall’Avv Fattori oltre che dal sottoscritto (con documentazioni sensibili allegate a comprova di quanto asserito e di pubblico interesse. di seguito lo screenshotdelle mail di risposta all’avvocato del sedicente giornalista Marino Cecchetti, in violazione ad ogni deontologia).

risposta cecchetti all'avv fattori contro ogni norma deontologica stampa-001

 

Un bel Paesino non c’è che dire. Ciononostante pare che il nostro Governo continui a trattarci e a rivedere convenzioni, nonostante tra l’altro quanto praticamente “rubato” dal sistema San Marino anche ad altri cittadini italiani, correntisti di Asset banca, attraverso obbligazioni truffa studiate da parte di chi ha gestito il passaggio a Cassa dei Risparmi di San Marino, già denunciate da componenti del Comitato ex-correntisti Asset guidati dal Dott. Marco Di Bari alla Procura di Forlì.

Se il nostro Paese non si rende conto che, per come stanno le cose ad oggi, ha a che fare con una realtà molto più intricata e corrotta di quella che si poteva (può?) trovare da noi in Sicilia a Corleone, difficilmente i nostri connazionali potranno essere tutelati dalle malversazioni continue attuate come comprovato e comprovabile in ogni sede, anche a livello Istituzionale.

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I nomi e cognomi dei coinvolti nella vicenda all’oggetto e direttamente/indirettamente responsabili di quanto costerà alla RSM e su cui la cittadinanza dovrebbe fare rivalsa?

Ecco l’Antenora:

INCARICHI BANCA COMMERCIALE SAMMARINESE

COMMISSARI responsabili quantomeno per culpa in vigilando se non addirittura favoreggiamento

CARLI OTELLO (fino al 3/3/2012)
GEMMA SERGIO (fino al 22/12/2011)
SCAPINELLI MARIAGRAZIA (dal 22/12/2011). Nomina effettiva come commissario unico: 9-1-2012
Direttore Generale BENVENUTO VALERIO (fino al 18 ottobre 2011)
Presidente del Com. di soveglianza CECCHETTI VINCENT (nella fase iniziale solo membro. Presidente era SALVATORE MONTICELLI)
Membro del Com. di sorveglianza ERCOLANI TANIA
Membro del Com. di sorveglianza GRAZIANI MANUELA (da quando Vincent Cecchetti è diventato Presidente)

INCARICHI (prima del 12-10-2011)

i presenti al CdA da cui il verbale in ns possesso in cui vengono ammesse irregolarità ma viene dato mandato allo Studio Mularoni (avv Andreoni) di negare di fronte alle proteste della cliente

Presidente CdA MASCOLO ARTURO
Vice Presidente CdA ALBERANI NICOLA
Consigliere ROBERTI GIUSEPPE
Consigliere BRUSCOLI GIAN LUCA
Consigliere PALAZZI GIAN LUCA
Direttore Generale BENVENUTO VALERIO
Presidente Collegio Sindacale MUCCIOLI MIRKO
Sindaco Effettivo MANZAROLI ALFREDO
Sindaco Effettivo TASSOTTI NAZZARENO

INCARICHI (prima del 10-8-2011)
ovvero i responsabili della mail dell’avv Andreoni con offerta truffa di estinzione fido inesistente del 20 Maggio 2011

Presidente CdA DELLA BALDA EMILIO
Vice Presidente CdA ALBERANI NICOLA
Consigliere ROBERTI GIUSEPPE
Consigliere BRUSCOLI GIAN LUCA
Consigliere PALAZZI GIAN LUCA
Direttore Generale BENVENUTO VALERIO
Presidente Collegio Sindacale MUCCIOLI MIRKO
Sindaco Effettivo MANZAROLI ALFREDO
Sindaco Effettivo TASSOTTI NAZZARENO

INCARICHI (prima del 10-11-2010)
I destinatari della prima denuncia dei fatti che negarono l’evidenza visto quant’ora agli atti al Tribunale Unico.

Presidente CdA DELLA BALDA EMILIO
Vice Presidente CdA ROBERTI GIUSEPPE
Consigliere DE BIAGI GERMANO
Consigliere ALBERANI NICOLA
Consigliere BRUSCOLI GIAN LUCA
Consigliere FRANCESCHETTO MASSIMO
Consigliere D’AMICO ALBERTO
Direttore Generale BENVENUTO VALERIO
Presidente Collegio Sindacale MANZAROLI ALFREDO
Sindaco Effettivo MUCCIOLI MIRKO
Sindaco Effettivo TASSOTTI NAZZARENO

INCARICHI IN ASSET BANCA ovvero chi al momento del Commissariamento NON ha segnalato l’illegalità alle Autorità preposte, benché informato anche dal sottoscritto che detiene copia anche delle rievute di lettura

Commissario SOMMELLA MIRELLA (COMMISSARIO, ART. 84, LEGGE 165/2005)
Direttore Generale TURA MARIA PIA (Capo strut. interim)
Presidente Collegio Sindacale DI FRANCESCO VALENTINA
Sindaco Effettivo MINA DANIELA
Sindaco Effettivo ANDRIANI ELISA

Il CdA che negò la possibilità di transigere alla vittima con la scusa del credito d’imposta che avrebbe ricevuto dallo Stato in caso di sconfitta (senza tener conto degli enormi danni collaterali e degli interessi che questo avrebbe dovuto sostenere)  ma, oggettivamente, di pertinenza dei vertici di BCS e di BCSM.

INCARICHI (prima del 19/08/ 2014)
Che acquisirono BCS e nominarono Droghini DG nonostante quanto evidentissimo come da Decreti Commissariali e che oltre a proseguire la resistenza temeraria confermano la richiesta di quanto per la chiusura del fido inesistente (tentata estorsione).
Ricordo a margine le minacce dell’Avv Giacomo Ercolani di Asset alle giornaliste de Il Fatto Quotidiano che domandavano in proposito alla questione e alle violazioni antiriciclaggio ed antiterrorismo.

Presidente CdA ERCOLANI STEFANO
Vice Presidente CdA BRUSI ALESSANDRO
Consigliere MENGOZZI AUGUSTO
Consigliere GUIDI VINCENZO
Consigliere FUSCO ALESSANDRO
Consigliere FAGIANI FRANCESCO
Consigliere ALBINI PER MARIA
Direttore Generale TABARRINI BARBARA
Presidente Collegio Sindacale BELLANTI ALESSANDRO
Sindaco Effettivo GERI ALDO
Sindaco Effettivo ANDRIANI ELISA

SEGRETERIE DI STATO COINVOLTE

Giustizia dal 2012 ad oggi data della scandalosa archiviazione Volpinari,

Finanze per quanto riguarda BCSM e il suo agire già nel 2011 in risposta ad Esposto Ufficiale,

Interni dal giugno 2018, per la falsificazione del Bollettino Ufficiale della Repubblica su cui è riportato lo Stato Passivo di Asset)

Industria  che ha consentito che BDO Italia certificasse i conti di controllori e controllate.

Esteri dalla data della denuncia dei fatti per le evidenti violazioni delle normative Antiriciclaggio e antiterrorismo

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Illustrazione: Jeff-Christensen – Just-Business – 2006

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