Trieste: prete contro le adolescenti con la minigonna in chiesa

TRIESTE, 8 GEN – Troppe minigonne in chiesa e il sacerdote non ci sta: prende “carta e penna” e consegna il suo anatema, contro l’abbigliamento di alcune giovani durante una funzione, a volantini distribuiti tra i fedeli in Val Resia, in Friuli.

Per il protagonista della vicenda – riportata dal Messaggero Veneto – don Alberto Zanier, vicario parrocchiale a Resia (Udine), si tratta di “carne al vento”: “la Chiesa non è una balera o un boudoir”. L’accaduto ha sollevato alcune polemiche sui social per i toni usati dal prete.

Nel testo di don Alberto, 30 anni, si fa riferimento alla “crisi” del prosciutto a San Daniele e a “un altro tipo di cosce” che a Resia “non conosce ombra di crisi”. Gambe che facevano la “loro bella comparsa dal di sotto di mini (troppo mini) gonne di adolescenti”. Il prete definisce l’abbigliamento una “grave mancanza di rispetto”: “verso il corpo della donna”, “gli altri” e “il sacerdote”. La colpa, conclude, “è delle mamme. Care mamme quando le vostre figlie escono di casa, vedete come vanno in giro?”. (ANSA)

Armando Manocchia: Pur non condivendo un abbigliamento troppo disinvolto in un luogo sacro, ci chiediamo se è saggio insultare quei ragazzini che ancora frequentano le chiese, ormai quasi vuote.

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calzini dei migranti nell'acquasantiera
calzini dei migranti nell’acquasantiera

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