Francia, gilet gialli: l’élite si autoassolve e accusa la destra

euronews

Guerriglia nel centro di Parigi, dove la polizia, con lacrimogeni e idranti, ha respinto centinaia di gilet gialli che hanno rotto i cordoni e invaso la zona vietata degli Champs-Elysees. Ingenti i danni alle vetrine, alle pensiline e alle strade. Nelle piazze sono state innalzate ghigliottine. Eppure l’élite ancora si ostina a non capire.

 

 

Per il Ministro dell’interno francese però, la matrice delle violenze è chiara: “Quello che stiamo vedendo è che si è mobilitata l’intera ultra-destra (..) quello che ho visto da stamattina e che siamo di fronte ad un raduno dell’estrema destra, è che i violenti hanno risposto al richiamo di Marine Le Pen e vogliono attaccare le istituzioni come vogliono attaccare i parlamentari della maggioranza “.

Naturalmente è falso. I gilet gialli hanno cominciato a manifestare contro il rialzo del prezzo del carburante con il governo che ha deciso di eliminare i vecchi sgravi fiscali sul diesel e le altre energie fossili per incentivare l’acquisto di auto meno inquinanti (ma la rabbia covava da tempo).

Questo ha fatto accusare Macron, di essere troppo poco attento ai bisogni della gente comune, soprattutto quella che vive fuori Parigi. Da qui la protesta. La gente, davanti all’Eliseo, ha chiesto ripetutamente le dimissioni del presidente.

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