Kashmir, 17 soldati indiani uccisi da islamisti pakistani

 

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Diciassette soldati indiani sono stati uccisi in un attacco sferrato da militanti in un’importante base militare del Kashmir sotto controllo indiano. Lo ha riferito un comunicato dell’esercito indiano, precisando che l’attacco è avvenuto in una base militare di Uri. “Nello scontro sono stati uccisi anche quattro terroristi“, spiega la nota. La base si trova vicino alla linea di controllo, di fatto un confine militare che divide in due la contesa regione del Kashmir, una parte amministrata dall’India e l’altra dal Pakistan.

Dalle prime indicazioni emerge che i miliziani appartengono al Jaish-e-Mohammad, il gruppo islamista che ha la sua base in Pakistan. E’ quanto sostiene il generale Dalbir Singh, portavoce dell’esercito indiano, che nel corso di una conferenza stampa a New Delhi ha riferito che i quattro assalitori erano tutti di nazionalità straniera e che una parte dell’attrezzatura utilizzata nell’attacco riportava marchi pakistani. I miliziani, ha detto Singh, avevano con sé armi pesanti e hanno utilizzato dei lanciagranate.

I responsabili dell’attacco saranno puniti, ha assicurato il premier indiano Narendra Modi in un post su Twitter. “Condanniamo con forza il vigliacco attacco terroristico a Uri. Assicuro alla nazione che i responsabili di questo attacco spregevole non rimarranno impuniti”, ha scritto Modi. ADNKRONOS

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