Dopo le crescenti proteste sul TTIP è stato concesso ai membri del Parlamento nazionale tedesco di poter vedere i testi, previa richiesta e registrazione. Sputnik riporta l’esperienza di Katja Kipping, deputata tedesca di Die Linke, già molto critica sul trattato. I documenti, che vengono tenuti nella massima riservatezza dalle istituzioni europee e americane che li stanno stilando, sono resi accessibili con estreme limitazioni solo ai parlamentari (ma di fatto a condizioni che rendono impossibile una loro discussione in Parlamento). Dopo la ratifica varranno al di sopra della legge degli Stati, e il loro impatto sulle nostre condizioni di vita e di lavoro, e sugli standard ambientali, semplicemente non è prevedibile — perché non sappiamo nulla, il linguaggio in cui i testi sono scritti è poco decifrabile, e comunque ai parlamentari che li leggono è imposta la condizione di non divulgarne alcun dettaglio. VOCI DALL’ESTERO
Dopo le preoccupazioni sorte per il controverso accordo commerciale tra UE e USA chiamato TTIP, a un ristretto numero di deputati del Parlamento Tedesco è stato permesso, con delle limitazioni, di accedere alle bozze dell’accordo nella sua forma attuale. Nonostante questa iniziativa, la parlamentare Katja Kipping ha manifestato forti preoccupazioni sulla trasparenza dell’accordo.
Sebbene alcuni abbiano apprezzato il fatto di poter accedere alla stanza di lettura dei testi del TTIP come una vittoria della trasparenza, Katja Kipping, del partito Die Linke, ha parlato delle tante limitazioni imposte ai parlamentari nel momento in cui questi cercano di capire quali siano gli aspetti più sottili dell’accordo.
Secondo i piani, annunciati dal vice-cancelliere tedesco Sigmar Gabriel, i parlamentari devono prima registrarsi per poter accedere alla stanza, e possono rimanere per solo due ore a leggere i documenti. I telefoni cellulari e qualsiasi altro dispositivo elettronico deve essere depositato in una cassetta di sicurezza.
I documenti del TTIP sono accessibili da un computer che non è connesso a Internet, e sebbene i parlamentari possano prendere degli appunti, non possono copiare parti dei testi e non possono condividere alcun dettaglio dell’accordo né in pubblico né in Parlamento.
“La stessa procedura di registrazione per entrare nella stanza la dice lunga. Dopo essermi registrata mi sono state fornite le istruzioni su come avrei dovuto utilizzare la stanza“, scrive la Kipping in un resoconto su questa esperienza.
“La prima cosa che ho notato è che i termini e le condizioni erano già state oggetto di trattative tra la Commissione Europea e gli Stati Uniti. Fateci caso, il TTIP non è ancora formalmente ratificato, e già i singoli paesi coinvolti hanno perso il diritto di decidere chi possa leggere il testo e a quali condizioni”.
I parlamentari non possono richiedere assistenza di esperti
La Kipping ha anche preso le distanze da un regolamento per i parlamentari, che dichiarava che la concessione dell’accesso alla stanza dove si trovano i testi è un esempio di “eccezionale fiducia”.
“Ho sempre pensato che i parlamentari eletti abbiano diritto all’informazione. Eppure i negoziatori del TTIP (chi mai gli ha dato legittimità?) si comportano come se ci stessero CONCEDENDO l’accesso ai testi solo per il loro buon cuore. L’accesso come segno di eccezionale fiducia. Chiunque l’abbia scritto — pensano davvero che un parlamentare debba sentirsi lusingato? Per me ha solo il sapore del totalitarismo. ‘Permettere l’accesso’ e ‘estendere la fiducia’ non è il tipo di linguaggio che usi se credi davvero nella democrazia’”.
Per rendere il trattato ancora ancora più complesso da decifrare, dice la Kipping, ai parlamentari non è consentito portare con sé alcun esperto per interpretare il linguaggio tecnico usato nel testo, che peraltro è fornito solamente in Inglese”.
“Non ci viene consentito di portare con noi alcuno specialista, ad alcuna condizione di sicurezza, nella stanza di lettura. Così come per i cittadini comuni, che alla fine dovranno sopportare il peso maggiore del TTIP, anche gli specialisti non hanno alcuna possibilità di accedere a questi testi segreti. A casa mia questa non è trasparenza”, ha detto.
Kipping: Vedere i documenti non mi ha fatto cambiare idea
I sostenitori del TTIP dicono che i paesi membri riceveranno un grande impulso economico e avranno maggiore commercio, e le picche e medie imprese beneficeranno ampiamente del trattato, che mira ad abbattere le barriere commerciali tra USA e UE.
Tuttavia, sebbene le sia impedito di condividere ciò che ha letto, la Kipping dice di poter condividere ciò che NON ha letto, e afferma che “non c’è nulla che supporti nemmeno lontanamente” le affermazioni dei sostenitori.
Ha scritto:
“Le due ore che ho passato nella stanza di lettura erano ovviamente insufficienti per leggere tutti i documenti. Eppure, dopo, mi sono resa conto che nulla di ciò che ho letto mi avrebbe potuto far ripensare le mie critiche iniziali sul TTIP.
“È già di per sé rivelatorio che il Ministero per gli Affari Economici adotti tutte queste misure per impedire che il testo del TTIP venga divulgato.
“E hanno ogni ragione per farlo. Chiunque voglia entrare in questi negoziati avendo in mente di migliorare la protezione dell’ambiente, dei consumatori, e le condizioni di lavoro, non avrebbe alcuna paura della trasparenza.
“Chi invece è attivamente impegnato a svendere la democrazia, è ovvio che non voglia finire sotto esame da parte dell’opinione pubblica. Se Sigmar Gabriel e i negoziatori sono davvero convinti dei benefici del TTIP, perché non rendono il testo pubblicamente disponibile su Internet?”