“Andate e fumate in pace”. La Prima Chiesa della Cannabis sta per aprire i battenti in Indiana. Dove, di preciso, ancora non si sa. “Dobbiamo sistemare i dettagli e poi partiamo”, fa sapere l’organizzazione guidata da Bill Levin, ‘Grand Poohba e Ministro dell’amore’. Il suo progetto, che ha già raccolto donazioni per 15.000 dollari, come riferisce The Independent, è decollato dopo la decisione assunta dalle autorità tributarie americane.
L’IRS, l’Internal Revenue Service, ha garantito alla chiesa lo status di organizzazione di beneficenza e, di conseguenza, un trattamento ‘speciale’. I privati, poi, possono detrarre le donazioni. E pazienza, dettaglio non trascurabile, se le leggi statali non ammettono il consumo della sostanza.
Quando le attività della chiesa entreranno a regime, diventerà più chiara la ‘mission’: la cannabis, fa sapere il gruppo, “è la nostra fonte di salute, è il nostro amore, cura le malattie e la depressione. La abbracciamo con tutto il nostro cuore e la nostra anima, individualmente e come gruppo”. Il primo meeting dovrebbe svolgersi il primo luglio.
“Non adoriamo la cannabis, noi celebriamo la grande avventura della vita. Si tratta di un ingrediente vitale per i nostri corpi e le nostre menti. Ci avvicina gli uni agli altri e ci porta verso l’amore”, si legge nella 12esima e ultima norma divina diffusa dall’organizzazione. Le altre 11? ‘Non fare l’imbecille. Quando ti svegli, vestiti. Aiuta gli altri non per denaro ma perché serve. Tratta il tuo corpo come un tempio. Non ferire nessuno volontariamente. Coltiva gli alimenti, alleva gli animali e accogli la natura nella tua routine. Non fare il troll su internet. Dedica 10 minuti al giorno alla contemplazione della vita. Proteggi chi non può proteggersi da solo. Ridi spesso, divertiti, sii positivo’.
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