3 ottobre – I francesi fanno concorrenza sleale ai traghetti in navigazione in laguna e nelle acque interne, beneficiando di sgravi negati ai veneti. Il deputato leghista Filippo Busin, nel corso dell’audizione del ministro Padoan in commissione Finanze, ha acceso i riflettori sul caso. Al centro la direttiva, la 2003 del 96, che la Francia ha interpretato in maniera “flessibile”, tanto da consentire, al proprio interno, sgravi sul costo del carburante per la navigazione interna, facoltà negata invece dall’Italia. Così colossi francesi come la CroisiEurope travel fanno rifornimento beneficiando dell’esenzione dell’accisa nelle acque della laguna, classificate come internazionali, e poi procedono verso l’interno, minacciando la concorrenza italiana, costretta a sobbarcarsi tutti i balzelli.
“Invece di tutelare la corretta concorrenza, l’Europa di fatto sta generando discriminazioni commerciali, a danno dei nostri operatori – ha denunciato Busin -. Non abbiamo bisogno di una comunità europea che non fa che ostacolarci, ma abbiamo bisogno di poter decidere per noi stessi e di poter tutelare, se il caso con misure protezionistiche, la nostra economia e i nostri territori”.
Il punto non è dare le agevolazioni ai “locali”, ma toglierle, in questo caso, agli “altri”. Chiunque studi un po’ d’economia sa che le agevolazioni alterano il mercato e questo è esattamente quel che succede. Guardate a quel che sono serviti anni di sconti sulle rottamazioni auto: miliardi che hanno gonfiato il debito pubblico e che fine hanno fatto il settore e la produzione automobilistica italiana?