«Il lavoro te lo abbiamo trovato noi, ci devi pagare»: 2 egiziani condannati per estorsione

estors3 magg – «Quel lavoro te lo abbiamo trovato noi, quindi ci devi pagare». La minaccia, condita in un caso anche con le botte, arrivava da due fratelli egiziani che da sei mesi si facevano consegnare quasi l’intera paga della loro vittima. I due – A. H. e Z. H., di 34 e 29 anni – sono stati condannati oggi, 2 maggio, dal gup Elena Stoppini, su richiesta del pm Michela Versini, rispettivamente a due anni e due mesi e a un anno e 10 mesi.

La coppia era accusata di estorsione, lesioni e appropriazione indebita. Quest’ultimo reato, però, è stato riqualificato come furto. Difesi dagli avvocati Cinzia Ziliani e da un collega del Foro di Parma, entrambi hanno scelto il rito abbreviato. Il giudice Stoppini ha anche disposto un risarcimento di 15mila euro per la vittima, un 34enne assistito dall’avvocato Antonino Rossi.

La vicenda era avvenuta nella zona di Castellarquato (Piacenza)  tra il giugno del 2011 e l’aprile del 2013. Il 34enne, dopo aver trovato il lavoro in un’azienda di smaltimento rifiuti, secondo l’accusa, aveva cominciato a subire le richieste di denaro dai due che accampavano il fatto di avergli trovato un impiego. E così, degli stipendi che andavano tra 800 e 1000 euro, al giovane egiziano restavano in tasca soltanto 200 euro. Stanco di subire, aveva provato a ribellarsi, ma era stato picchiato e aveva riportato una prognosi di sette giorni. A quel punto aveva presentato una denuncia in procura, facendo scattare l’indagine che ha portato oggi alla condanna.“

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