Di Pietro: la Tarantola è indagata per inchiesta su derivati tossici che hanno rovinato migliaia di imprese

9 giu – “Le nomine indicate da Monti confermano la paura del presidente del Consiglio di essere abbandonato definitivamente dai poteri forti. Per questo, ha ripreso l’unica strada che conosce”.

Le banche entrano in RAI – Monti: è atto di buon governo

Lo afferma il leader dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, commentando le designazioni al vertice Rai. “Ma è mai possibile – aggiunge – che non si riesca a fare una nomina selezionata dal basso, dal popolo degli utenti, dai cittadini, dai veri fruitori del servizio pubblico? Che c’entrano i poteri forti, il mondo delle banche con l’informazione?“.

Prosegue Di Pietro: “Tra l’altro, mi chiedo: prima di fare questi nomi altisonanti, avranno letto questi professori le interrogazioni depositate in Parlamento, tra cui quattro dell’IdV, sulla dott.ssa Tarantola? Se lo avessero fatto avrebbero visto che risulta indagata a Trani per un’inchiesta sui prodotti derivati tossici che hanno rovinato migliaia di imprese, addirittura portando molte di queste al fallimento”.

Sempre a Trani è indagata anche Maria Pierdicchi, amministratore delegato di S&P, che nel 2009 aveva dichiarato: la congiuntura può essere anche vista «come un’opportuni­tà. Per certi aspetti, questa crisi aprirà alle imprese italiane medio-grandi ampie possi­bilità di agganciarsi al credito diretto, le emissioni obbligazionarie, riducendo così la dipendenza dal sistema bancario. C’è ancora molto spazio in questo senso: è il momento di competere con altre aziende europee che sono già lì, abbiamo tassi molto bassi e le op­portunità sono interessanti».

“Trasparenza, affidabilità, competenza e legalità dovrebbero essere i criteri per guidare certe nomine e non – insiste Di Pietro – l’appartenenza a certi poteri e al mondo delle banche. Ma forse quella di Monti non è arrendevolezza ai poteri forti, ma convergenza essendo lui stesso un rappresentante di questo mondo”. tmnews

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