340 minori nelle scuole militari italiane. Amore per la patria o contingenza economica?

Come ogni anno viene redatto, da parte di osservatori dell’ONU, un dossier in cui viene monitorata la situazione dei giovani italiani, per verificare che nel Paese non avvengano palesi infrazioni della Convenzione ONU sui diritti del fanciullo.

Ad attirare l’attenzione sono i dati relativi ai minori che decidono di entrare nelle scuole militari. Le scuole sono praticamente degli istituti d’istruzione secondaria di secondo grado nei quali accedono dei giovani a partire da circa 15 anni tramite una selezione di concorso.
Nei 4 isitituti, da nord a sud il Teuliè di Milano dell’esercito, la scuola navale Morosini di Venezia, la scuola aeronautica Douhet di Firenze e quella dell’esercito, la Nunziatella di Napoli, sono ospitati quasi 350 minori, la maggior parte dei quali provengono dalle regioni del Sud Italia.

Dai dati del report, in ogni caso, l’educazione è conforme alla Convenzione ONU, ai valori espressi nella nostra Carta Costituzionale, oltre agli insegnamenti sulla base di solidarietà, pace e tolleranza.

Nella foto: la scuola militare Nunziatella di Napoli

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