UE, Italia chiede attivazione Sure per 28,5 miliardi

Il ministro dell’Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri, e la ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali, Nunzia Catalfo, hanno inviato a Bruxelles la lettera con cui il governo italiano richiede formalmente l’attivazione di Sure (Support to mitigate Unemployment Risks in an Emergency), lo strumento messo in campo dalla Commissione europea per mitigare i rischi di disoccupazione dovuti all’emergenza Covid-19. Ne dà notizia una nota.

Nella missiva, indirizzata ai commissari Dombrovskis, Gentiloni, Schmit e Hahn, il governo italiano chiede di poter accedere alle risorse di Sure nella misura di 28.492 milioni di euro, “un importo giustificato dalle misure che sono state messe in campo per tutelare i redditi dei lavoratori durante la crisi come indicato nella tabella di segnalazione e nella valutazione provvisoria della loro ammissibilità da parte dei servizi competenti della Commissione”.

Sure, bluff della UE: non è aiuto ai disoccupati, ma altro debito!

“L’economia italiana – scrivono Gualtieri e Catalfo – è stata gravemente colpita dalle misure di blocco introdotte dalla fine di febbraio, molto efficaci nel contenere la diffusione del virus ma con un forte impatto negativo sull’economia e sul sistema sociale. Una situazione che terrà la produzione al di sotto dei livelli normali per un po’ di tempo, con gravi rischi di disoccupazione. Di conseguenza – aggiungono i ministri – il governo sta cercando di prolungare le misure di sostegno che scadranno alla fine del mese”.

La lettera di richiesta di attivazione di Sure è accompagnata da un allegato che riassume sinteticamente le informazioni sulle spese effettive e programmate relative alle misure ammissibili al sostegno finanziario della Commissione, con particolare riferimento alle misure decise dal governo nei decreti legge 18/2020, 27/2020 e 34/2020 volte a tutelare i dipendenti e i lavoratori autonomi. Concludendo la lettera, Catalfo e Gualtieri sottolineano come la rapida attivazione di Sure rappresenti un esempio positivo di solidarietà tra gli Stati membri e a favore dei lavoratori europei e si impegnano a proseguire il dialogo sulla risposta dell’Italia alla crisi e sulle politiche appropriate “a sostegno dei lavoratori e del benessere della popolazione in generale”.  (Adnkronos)

 

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