Fondi e la bufala di Zingaretti sul coronavirus, come ti criminalizzo una comunità . Bufale in quantità industriale per far vedere di essere bravi, poi qualcuno scoprirà che gli untori non stavano lì ma intanto si getta fango.
Il presidente della regione Lazio – caricato a molla dal suo ineffabile assessore alla sanità Alessio D’Amato (insieme nella foto) – ieri ha alzato il ponte levatoio: nessun contatto con la città di Fondi, nel sud pontino. Lì c’è stata una cena “che non andava fatta”. E tutta Italia è stata invasa nelle case dai telegiornali: che hanno combinato? E subito si è parlato di centinaia di persone “in una festa in cui c’erano anche persone del nord Italia”. Bufala, la solita.
Una cena a Fondi, non c’era il decreto coronavirus… – A Fondi – dicono il 25 febbraio – si sono visti a cena una quarantina di persone in un ristorante e il decreto del governo riguardante il coronavirus per tutto il territorio nazionale è del 2 marzo. Governatore, perchĂ© quelle persone non potevano stare insieme se nessuno aveva varato ancora provvedimenti?
La lista delle 43 persone presenti a Fondi gira già sulla rete, con nomi, cognomi e date di nascita. Un fatto gravissimo che espone cittadini che non hanno fatto nulla di male ad essere individuati come potenziali portatori di coronavirus. Poi, si è cercato di svicolare, dicendo che c’è un’analisi epidemiologica sul coronavirus su altri quattrocento di Pomezia, che non è proprio dietro l’angolo di Fondi, anzi alle porte della Capitale.
Zingaretti, la prima bufala contro la cittĂ di Frosinone – Poi – dice l’amministrazione di Fondi – qualcuno della città è sottoposto a isolamento domiciliare perchĂ© sta male come sta accadendo in molte altre zone purtroppo. Ma nessuno si è permesso di additare come irresponsabili altre comunitĂ ; nessuno ha detto di altri che “quella cena non andava fatta”. Non c’erano ancora restrizioni, governatore. Questa è la seconda che dici contro una comunitĂ locale: prima la bufala della sassaiola finta contro studenti cinesi a Frosinone mai avvenuta; ora quella partita addirittura da “una festa”. Ci vuole rispetto per i cittadini. E prudenza prima di indicarli come untori. Siete quelli che si vantavano di andare nei ristoranti cinesi e adesso ve la prendete con Fondi? Speriamo che non se la prenda col Colle per la fila enorme alle Scuderie del Quirinale (Roma, Italia…).