Il sardino ‘apolitico’ in piazza per Bonaccini

La terra in Emilia Romagna scotta. Ed è qui che si concentra lo scontro politico in vista delle regionali del prossimo 26 gennaio. Qui si scontrano i principali partiti e le principali coalizioni sulla piazza ed è qui che ormai un mese fa nasceva il movimento delle Sardine. Il suo leader, Mattia Santori, gira in lungo e in largo lo stivale e in molti si chiedono quale sia la vera natura politica dei manifestanti. Se siano o meno legati al Pd e quindi al suo candidato governatore, Stefano Bonaccini.

Una prima risposta a questo interrogativo arriva oggi dalle colonne de La Stampa. “Non saremo in piazza come Sardine, sarò in piazza come Mattia. Non abbiamo mai dato indicazione di votoâ€. Lo spiega, in un’intervista Santori, che oggi sarà in piazza per la manifestazione a sostegno di Stefano Bonaccini, candidato del centrosinistra alla presidenza della regione Emilia Romagna. E che un po’ per paura, un po’ per scaramanzia non vuole simboli di partito a lui associati. Eletto con il Pd e sostenuto dai dem, Bonaccini non vuole che la sua appartenenza politica venga troppo sbandierata.

“Voglio sapere cosa propone il centrosinistra per la mia regione – spiega Santori – e perché al momento è l’unica alternativa alla Lega e a Salvini. Ma è una scelta personale. Bonaccini parla di dati e di fatti e viene da cinque anni di buona amministrazione. Dall’altra parte ci sono solo sloganâ€. Questa è la frase più rilevante dell’articolo pubblicato dal giornale diretto da Maurizio Molinari.

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