Turchia: pubblica video ‘bella ciao’, curdo arrestato

E’ stato arrestato perché ha postato sul web un video delle combattenti curde, le famose peshmerga, che cantano ‘Bella Ciao’. Gli hanno detto che era un pericoloso sovversivo. Così si è fatto 40 giorni di arresti domiciliari e poi è riuscito a lasciare il Paese. Oggi è in Italia, e denuncia “un accanito controllo” dei sostenitori del governo turco sul web e nella comunità curda in Italia.

Il fenomeno delle ‘spie’ è uno dei più spinosi, per i curdi che vivono in Italia. L’asilo politico non li protegge, perché in Turchia hanno le famiglie e quindi vivono come dei fuggitivi.

“Non ho più nemmeno il coraggio di rivendicare le mie opinioni – racconta all’ANSA uno di loro – Mi sento umiliato”. “Tanti i Curdi in Italia che denunciano questa realtà di intimidazione – spiega Milena Ruffini, avvocato di Busto Arsizio (Varese) specialista in diritto dell’immigrazione -. La difficoltà che incontrano i giuristi è tutelare i diritti umani costituzionali senza entrare in conflitto con la legislazione turca”. ansa

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