Casini alla conferenza col fondamentalista Ghannouchi: piu’ soldi alla Tunisia

 

Rachid Ghannouchi è un ideologo tunisino di orientamento fondamentalista che ha passato oltre venti anni di esilio a Londra prima di tornare in patria dopo che la rivoluzione colorata che determinato la caduta di Ben Ali nel 2011 Elezioni Tunisia: islamisti ottengono 89 seggi su 217.  Ghannushi fa parte di quella corrente islamica fondamentalistica che si basa sul principio della re-islamizzazione anche tra gli stessi musulmani, stesso principio diffuso recentemente da Erdogan in Turchia.

Rashid-Ghannushi

Primavere? La Sharia si abbatte sulle donne in Egitto e Tunisia

Ma Casini dove prende le informazioni?

“Dopo le rivolte delle primavere arabe la Tunisia sta faticosamente compiendo un percorso di costruzione di un Islam moderato, e la svolta impressa da Ennahda sulla separazione tra religione e politica rappresenta un elemento di speranza per molti altri paesi e un modello da diffondere nel Mediterraneo.”

Lo ha detto oggi il presidente della commissione Affari esteri del Senato, Pier Ferdinando Casini, nel discorso di inaugurazione della conferenza sull’Islam e la democrazia alla presenza del presidente del partito democratico musulmano tunisino Ennahda, Rachid Ghannouchi.

Gli attentanti terroristici che “non a caso” hanno sconvolto il paese nordafricano nel 2015 “hanno dimostrato che questo paese non può combattere da solo”, ha detto Casini. “Per troppi anni l’Europa ha dimenticato il Mediterraneo, pensando che la cooperazione andasse fatta solo guardando alla dimensione nord-orientale: temiamo che troppi persistano in questo errore. Dobbiamo trasformare il Mediterraneo da problema a opportunità per l’Europa”.

Troppo spesso, ha detto Casini, “a tante promesse di impegno e di attenzione non fanno seguito risorse, impegni e stanziamenti concreti. Dall’Europa sono giunti alla Tunisia aiuti per lo più in forma bilaterale, ma è evidente un ritardo nella pianificazione di un pacchetto di assistenza organico e complessivo che sostengo il paese al livello tanto economico, quanto di sicurezza”. (Asc) © Agenzia Nova

Attentato al resort, il Pentagono vuole installare una base USA in Tunisiaù

Quello scontro tra il Presidente tunisino e l’ambasciatore USA

Nell’incontro, l’ambasciatore Usa intendeva insistere sul progetto di una base militare statunitense in Tunisia, una proposta alla quale – secondo Press Tv – il presidente tunisino avrebbe reagito con grande irritazione. Non solo. Pare che la “irritazione” di Essebsi per le pressioni statunitensi sia arrivata al punto di negarsi ad una telefonata di Obama.

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