Respingimenti del 2009, Amnesty annuncia un’azione legale contro l’Italia

 

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Roma, 12 apr.- Amnesty International ha intentato un’azione legale in Italia per il risarcimento del danno e la concessione dei un visto umanitario per 18 delle 89 persone che nel 2009 furano intercettate in mare mentre tentavano di raggiungere l’Italia e riconsegnate alle autorità libiche. Lo ha annunciato oggi in una conferenza stampa a Roma la Ong e i rappresentanti legali che si stanno occupando del caso presso il tribunale di Roma.

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Amnesty ha ricordato che per questi respingimenti l’Italia l’anno dopo fu condannata dalla Corte europea dei diritti umani. Il progetto presentato oggi intende costruire una causa pilota e cioè ottenere non solo il risarcimento per le vittime ma anche, per alcuni ricorrenti, il visto umanitario per venire in Italia e chiedere asilo, diritto al quale non avevano potuto avere accesso a causa del respingimento.

Se assecondata tale richiesta costituirebbe un precedente eccezionale per garantire ai rifugiati quei canali legali e sicuri di accesso all’Europa che Amnesty da anni chiede nell’ambito della sua campagna SOS Europa. (askanews)

La leadership di Amnesty International – Anche la leadership di Amnesty ci dice qualcosa, in merito alla sua reale agenda. Suzanne Nossel, direttrice esecutiva di Amnesty International USA, per esempio, è stata designata direttamente dal Dipartimento di Stato americano; il che contraddice amaramente, ancora una volta, le dichiarazioni di Amnesty sulla sua “indipendenza” da governi e interessi delle corporations. La Nossel ha continuato a promuovere la politica estera statunitense, ma semplicemente dietro un podio con un nuovo logo, quello di Amnesty International, affisso su di esso.Il sito web di Amnesty International menziona specificamente il ruolo della Nossel dietro le risoluzioni ONU appoggiate dal Dipartimento di Stato USA, riguardanti l’Iran, la Siria, la Libia, e la Costa D’Avorio. E’ stato largamente documentato come questi temi girino attorno a un piano decennale, escogitato dalle grandi partecipazioni finanziarie, mirante a dividere, distruggere e saccheggiare le nazioni, viste come un ostacolo all’egemonia globale statunitense.La Commissione Europea (Europe Aid) ha generosamente offerto una borsa di studio pluriennale, destinata al lavoro di Amnesty International in Europa a favore dell’educazione ai diritti umani». Dunque è chiaro, Amnesty prende effettivamente del denaro, sia da governi che da finanziatori d’impresa; una di tali imprese è la nota Open Society, presieduta da George Soros, riconosciuto colpevole di crimini finanziari.

 

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