L’Italia regala 730mila euro all’Unmas (ONU) per lo sminamento

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16 nov – La Cooperazione italiana allo Sviluppo concederà un contributo, del valore complessivo di 730 mila euro, allo United Nations Mine Action Service (Unmas) per il sostegno agli interventi attuati in Colombia, Afghanistan e nella Striscia di Gaza, nonché per il sostegno alle attività di universalizzazione dei trattati di Ottawa e di Oslo realizzate dalla sezione italiana della Campagna italiana contro le Mine. Il contributo era già stato presentato in occasione della riunione del Comitato nazionale per l’azione Umanitaria contro le Mine Anti-persona dello scorso 7 ottobre 2014.

In Colombia, con 150 mila euro, sarà sostenuto il programma di Unmas denominato ”Humanitarian Demining for Land Release, Civilian Protection, Peacebuilding and Development”. Il progetto prevede in particolare attività di formazione, assistenza tecnica e sostegno volte ad espandere le capacità di sminamento umanitario nelle aree sud-orientali del dipartimento di Antioquia, il più colpito nel Paese dalla presenza di mine e dove si registra la presenza di un alto numero di sfollati interni. Sono previste attività di assistenza tecnica e formazione agli attori impegnati nel settore ed attività di bonifica da parte di una squadra civile di operatori accreditata presso l’Ente nazionale deputato (Paicma) per la restituzione di aree utili allo sviluppo produttivo.

In Afghanistan, sarà finanziato da dicembre 2014 al 31 marzo 2015 con 250 mila euro il progetto ”Support to Mine Action Programme in Afghanistan (Mapa) – Coordination”.  (In Afghanistan l’Italia è in guerra, ma la Mogherini non lo dice) Sono previste in particolare attività di coordinamento delle politiche dell’azione di sminamento umanitario nel paese, attraverso la gestione ed il monitoraggio sull’impatto delle mine ed altri residuati bellici esplosivi, nonché il supporto alle attività di assistenza alle vittime, compresa la riabilitazione ed integrazione delle persone con disabilità. L’intervento si aggiunge al finanziamento al Comitato Internazionale della Croce Rossa (Cicr) di 250 mila euro concesso nei giorni scorsi.

Inoltre, il contributo italiano sosterrà con 200 mila euro il piano per la Striscia di Gaza denominato ”Unmas Emergency Explosive Threat Mitigation Response to Gaza”. Il progetto – realizzato in tre fasi e con un costo complessivo di 4,5 milioni di dollari Usa – è volto alla rimozione degli ordigni inesplosi, indispensabili per consentire le attività di ricostruzione nella Striscia di Gaza, a seguito della recente crisi umanitaria. La prima fase, per attività immediate entro la fine dell’anno, prevede attività di valutazione sul campo per l’individuazione delle priorità, oltre ad attività di educazioni al rischio da residuati bellici esplosivi per la popolazione a rischio e gli operatori impegnati sul terreno. Seguirà una seconda fase per le attività di mappatura, rimozione, immagazzinamento e smaltimento dei residui bellici o altri ordigni esplosivi, ed una terza maggiormente dedicata alle attività di rimozione delle macerie e ricostruzione.

Proseguirà infine il sostegno alle attività di universalizzazione delle Convenzioni di Ottawa e Oslo realizzate attraverso la Campagna italiana contro le Mine. Il contributo della Cooperazione italiana andrà in parte anche a sostenere un progetto da realizzarsi in Giordania a favore dei profughi siriani, iracheni e palestinesi presenti nel paese, per lo sviluppo di un’officina per la produzione di protesi per disabili.

 

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