La UE regala 21 mln di euro al Libano per ammodernare il sistema rifiuti

euro28 magg – L’Unione europea mobilita nuovi aiuti per il Libano, pesantemente colpito dalla crisi siriana. Bruxelles ha dato il via libera ad un pacchetto di 21 milioni di euro che sarà impiegato per fornire assistenza nella gestione dei rifiuti solidi urbani e per migliorare la produttività di un’agricoltura sostenibile su piccola scala.

“L’Ue comprende chiaramente quanto sia cruciale non solo dare un sostegno ai rifugiati siriani, ma anche alle comunità che le ospitano” afferma il commissario europeo alla politica di vicinato, Stefan Fule. Cercando di limitare gli effetti della crisi siriana sul Libano, “i nuovi aiuti contribuiranno ad alleviare l’impatto attuale – ha aggiunto Fule – ammodernando il sistema di gestione dei rifiuti solidi urbani e aumentando le iniziative locali per creare posti di lavoro“.

Due i programmi di assistenza previsti: il primo, che può contare su un budget di 7 milioni di euro, si concentrerà sull’aiuto alle economie locali in Libano nel settore agricolo ed include anche il miglioramento dell’impianto di irrigazione e della qualità dell’acqua, più servizi di consulenza per i singoli agricoltori. Il progetto li assisterà nel redigere un business plan e preparare previsioni di incassi. Il secondo programma di aiuti europeo, con 14 milioni di finanziamento, punta a migliorare l’efficienza del sistema di gestione dei rifiuti nelle aree del Libano che risentono maggiormente dell’impatto dei rifugiati siriani. (ANSAmed).

Nel 2008 (mentre Napoli affogava nell’immondizia) l’Italia (Romano Prodi) regalò al Libano 30 milioni di euro, sempre per la gestione dei rifiuti

L’aiuto al Libano avviene attraverso un incremento dei fondi per la cooperazione internazionale, per un totale di 94 milioni di euro che in parte saranno appunto utilizzati per lo smaltimento dei rifiuti locali e la realizzazione dei relativi impianti. Proprio quelli che i verdi hanno impedito di costruire in Italia. Certo, i libanesi avranno polmoni più alla buona e problemi anche più gravi per mettersi lì a bloccare l’inceneritore di turno.

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