26 mar. – Per Giorgio Squinzi, l’euro non ha rappresentato “una penalizzazione” per l’Italia. “Il problema e’ nostro: sono 15 anni che stiamo crescendo meno degli altri Paesi”, ha spiegato il presidente di Confindustria, intervenendo alla presentazione del libro del presidente di Assolombarda, Gianfelice Rocca.
Squinzi ha poi ricordato che, in base a degli studi commissionati da Confindustria, se l’Italia uscisse dall’euro potrebbe “perdere dal 25 al 30% del Pil”. “Vogliamo retrocedere a livelli ante guerra? Credo di no”, ha proseguito, esortando la classe politica a “credere di piu’ nell’Europa” e auspicando che non vi sia una affermazione delle forze euroscettiche nelle elezioni europee di maggio .