Nel nuovo bilancio europeo 2028-2034, 48 dei 74 miliardi per la sicurezza andranno al rafforzamento dei confini esterni.
Il nuovo Quadro finanziario pluriennale (Qfp) dell’Unione europea promette di triplicare i fondi dedicati alla migrazione, ma con una chiara priorità: rafforzare il controllo delle frontiere. Delle risorse totali previste – 74 miliardi di euro per “rendere l’Europa più sicura” – ben 48 miliardi saranno destinati alla gestione dei confini e alle forze di polizia.
La proposta, presentata dalla presidente della Commissione Ursula von der Leyen, delinea un budget complessivo di 2.000 miliardi di euro da attuarsi tra il 2028 e il 2035. Una delle voci più ingenti riguarda proprio l’immigrazione, con 26 miliardi dedicati alla gestione complessiva dei flussi migratori, ma solo una parte – 14 miliardi – destinata ad accoglienza e inclusione. La maggior parte dei fondi servirà a blindare le frontiere esterne dell’Ue.
Frontex al centro del piano
L’agenzia europea di frontiera Frontex sarà una delle grandi beneficiarie della nuova strategia: 12 miliardi di euro andranno alla sua espansione, che prevede l’aumento del personale, nuove regole operative e una maggiore presenza lungo le frontiere più esposte, come quelle di Grecia, Italia e Spagna.
Accanto a questo, l’Ue punta anche a condizionare gli aiuti ai Paesi terzi in funzione del loro impegno nel contrastare la migrazione irregolare. Gli aiuti macrofinanziari potrebbero infatti essere sospesi per gli Stati che non cooperano nel bloccare le partenze, fatta eccezione per gli interventi umanitari. […]
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