PIAZZA LIBERTA’ presentazione puntata di sabato 24 settembre

PIAZZA LIBERTA' ritorna sabato 21 maggio

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OSPITI di questa sera, sabato 24 settembre 2022

La Dott.ssa Gaia Bernabovi, danneggiata dal “vaccino”, ci racconterà la sua odissea in seguito ai danni, peraltro RICONOSCIUTI, prodotti dal siero magico e delle difficoltà oggettive di tornare a condurre una vita “normale”.

Il Dott. Roberto Serpieri, Ing, PhD, Prof. Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale Università degli Studi della Campania
e il Dott. Fabio Franchi già Dirigente Medico ospedaliero; specializzato in: Igiene e Medicina Preventiva; Malattie Infettive, parleremo del loro studio che verte su basi bibliografiche, sperimentali e teoriche, sulla PCR mettendo in luce elementi che confutano l’attendibilità della PCR stessa.

Il Dr. Franchi e il Dr.Serpieri hanno diffuso in vari formati (più o meno tecnici o divulgativi a seconda dei vari contesti), i risultati di alcune ricerche che disvelano l’esistenza di artefatti scientifici su scala decennale retrostanti la cosiddette metodologie PCR che è la base del presunto test covid, che si radicano sin nella disinformazione scientifica degli anni ’50 del secolo scorso.
(Ricordiamo che la metodologia PCR è la base del presunto test covid)

I risultati dello studio indicano in termini chiari e cristallinamente accertabili da chiunque, elementi di evidenza di carattere storico, bibliografico e quantitativo che mettono in luce come la PCR, ove utilizzata come metodica per leggere o amplificare specifiche sequenze di informazione genetica (ad esempio a scopo medico diagnostico nei cosiddetti tamponi covid) e misurare l’esito delle operazioni di lettura o amplificazione, produca artefatti di misura, si noti bene, *a qualsiasi numero di cicli*.

Secondo lo studio, le implicazioni di queste conclusioni sulla sostenibilità argomentativa della narrazione pandemica appaiono dirompenti per due motivi:

1     i risultati dello studio indicano che i tamponi PCR rilevano artefatti di misura essendo dunque privi di validità diagnostica (per implicazione logica si trae che anche altre metodiche diagnostiche tarate sui tamponi sono altrettanto prive di validità);

2      ancora più clamorosa è l’implicazione dei risultati dello studio dal punto di vista dell’analisi eziologica; infatti, dal momento che, come ha messo in luce il Dr. Franchi, l’asserito isolamento virale è descritto con una procedura che fa uso della stessa PCR, viene a cadere l’ipotesi eziologica che le sindromi respiratorie viste a Bergamo sin da marzo 2020 siano tutte imputabili a un nuovo virus delle coronaviridae.

Il Test Molecolare (Tampone PCR) è Il test consigliato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dal Ministero della Salute attualmente RITENUTO più affidabile per la diagnosi di infezione da SARS-CoV-2. Ovvero il test di amplificazione dell’acido nucleico, o test molecolare (Tampone PCR) serve ad individuare la presenza del virus SARS-CoV-2 in un campione prelevato con un tampone a livello naso/oro-faringeo oppure tramite la raccolta di saliva.

PCR è l’acronimo di Polymerase Chain Reaction. Vale a dire la reazione a catena della polimerasi. La tecnica fu messa a punto da Kary Mullis (1944 – USA)

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