Abusi sessuali, primario assolto: “Farmaco per il Parkinson alterava i suoi impulsi”

medico

E’ stato assolto perché ritenuto incapace di volere e parzialmente di intendere il pediatra arrestato nel luglio 2014 con l’accusa di abusi sessuali ai danni delle madri dei suoi piccoli pazienti. Secondo i giudici, l’uomo non è imputabile perché i i suoi impulsi sessuali erano alterati a causa del farmaci che prendeva per la cura del Parkinson

Secondo il quotidiano online Il Secolo XIX, il medico, ex primario di Neonatologia del Policlinico di Chieti, avrebbe approfittato di uno stato psicologico debole delle donne per abusarne sessualmente. I fatti sarebbero stati ripresi da una telecamera piazzata nel suo studio dai carabinieri che stavano indagando sul caso, cogliendolo in flagranza di reato.

Farmaco per il Parkinson lo “alterava”

La perizia del tribunale ha certificato che l’uomo era costretto ad assumere un farmaco contro il morbo di Parkinson che, secondo il neuropsichiatra, lo avrebbero reso totalmente incapace di volere e parzialmente capace di intendere. Infatti, sempre secondo il dottore che ha fornito la perizia, dal momento in cui gli è stato tolto quel farmaco ha riottenuto la padronanza degli impulsi sessuali, dunque non può essere ritenuto socialmente pericoloso. In aula erano presenti solo due delle nove parti civili costituite.

Il reato di corruzione

Al momento dell’arrestato al medico venne contestato anche il reato di corruzione: secondo l’accusa, gli informatori medici avrebbero consegnato fino a 20mila euro al medico affinché questi prescrivesse ai piccoli pazienti latte e integratori alimentari prodotti dalle case per cui lavoravano. Reato che ha dato vita ad un ulteriore processo che deve essere ancora definito.  https://notizie.tiscali.it

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