Libia, Lamorgese prepara corridoio umanitario per “cospicuo numero di migranti”

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di Vincenzo Spagnolo – tratto da Avvenire.it – Una missione lampo, decollo alle 9 da Roma e rientro alle 16, formale ma non priva di sostanza, quella in Libia della ministra dell’Interno Luciana Lamorgese. In preparazione un corridoio umanitario per molti migranti. Dopo le recenti visite ufficiali del collega degli Esteri Luigi Di Maio e soprattutto del premier Mario Draghi, è stata la volta della titolare del Viminale, volata a Tripoli per provare a rinsaldare coi vertici del nuovo governo libico la «cooperazione bilaterale» in materia di immigrazione.

Trafficanti e diritti umani. Ufficialità a parte, la titolare del Viminale ha affrontato coi suoi interlocutori il nodo dell’immigrazione via mare dalle coste libiche e del contrasto alle organizzazioni criminali di trafficanti (talvolta contigue a elementi in uniforme, come Avvenire ha denunciato), ma anche quello del rispetto dei diritti umani di migranti e rifugiati. L’Italia, ha spiegato, lavora per un maggiore coinvolgimento dell’Ue a fianco della Libia, che passa anche attraverso l’attività dell’Oim e dell’Acnur. Lamorgese ha proposto di organizzare presto un incontro a Roma, con la partecipazione delle autorità libiche.

Il corridoio umanitario

Intanto, il Viminale pensa alla condizione dei migranti, alcune migliaia, trattenuti nei campi libici. È in preparazione, dicono fonti italiane ad Avvenire, un corridoio umanitario «con un cospicuo numero di migranti» da trasferire sul suolo italiano. E la ministra lavora a una seconda missione: «Conto di tornare in Tunisia anche con la commissaria Ue Johansson», fa sapere Lamorgese, che punta a far ripartire l’accordo di Malta sulla redistribuzione e ritiene che l’Europa debba dare «una grande prova di coesione» trovando nel nuovo Patto su Immigrazione e Asilo «un punto di equilibrio tra il principio di responsabilità e l’effettiva solidarietà» tra Stati membri.

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