Sperare in un successo americano

successo americano

di Giuseppe Matranga – Sembrerebbe del tutto insensato se non fosse tristemente vero, il fatto che più che tifare e sperare in un successo europeo, ci convenga sperare in un successo americano.
Si, proprio quegli Stati Uniti, dai quali molto spesso sentiamo di doverci difendere, quelli col Dollaro da scalzare grazie al nostro Eurone.
La realtà dei fatti, e a breve vi porterò evidenze di ciò, è che gli Stati Uniti d’America, stanno facendo più per noi (Italiani ed Europei tutti) spinti da un loro egoistico interesse, ci tengo a sottolinearlo, di quanto non stia facendo la nostra mamma-Europa. Come se non bastasse dobbiamo sperare e augurarci con tutto il cuore che tutto ciò prosegua, piuttosto che terminare nel nostro classico baratro oscurantista europeo.

Grazie all’agenda Biden, e al suo maxi-piano di aiuti all’economia, lo stimolo fiscale epocale di 1900 miliardi di Dollari (in deficit sia chiaro) nel corso di questo solo anno, grazie soprattutto all’enorme propensione all’importazione da parte delle imprese e cittadini statunitensi*, garantirà al Resto del Mondo una crescita positiva di circa l’1%, che per l’Euro-Zona consta di circa lo +0,5% del PIL.
(OCSE)

Noi, da una parte, grazie alla nostra mamma chiamata Commissione Europea e alla zietta benevola BCE dovremo accontentarci dello stimolo (detto “epocale” quanto ridicolo) del Recovery Fund, Recovery Plan, Next Generation EU, o come diavolo si chiama, che comprende risorse nette per un totale di soli 750 Miliardi di Euro, da spendere nel corso dei prossimi 6 anni, da dividere per tutti i 27 paesi europei, dall’altra dobbiamo pregare che Biden e gli USA continuino così, e che in modo indiretto ci diano quelle boccatine di ossigeno che non riceveremo certo dalle nostre istituzioni.
In soldoni ” per assurdo ci è più conveniente ciò che l’America fa per se stessa di ciò che l’UE fa per noi”.

*piccolo approfondimento sul perché gli USA sono grandi importatori e hanno una bilancia commerciale in pieno disavanzo:
Come tutte le economie occidentali e sviluppate anche gli USA hanno permesso alle proprie aziende di sfruttare i “vantaggi comparati” già ben descritti da Ricardo due secoli fa, acquistando, importando, delocalizzando tutto ciò di cui avevano bisogno dai paesi emergenti, in primis Cina e India, in origine le imprese americane hanno giovato di ciò, importando merce a basso costo e ottenendo lauti profitti dal solo commercio degli stessi, i consumatori allo stesso modo hanno giovato di tanta abbondanza a basso costo; oggi l’America, l’economia più sviluppata al mondo, ha smesso di produrre una fetta enorme di ciò che consuma e produceva, e questi sono i risultati.
– la loro spesa pubblica finisce in parte sperperata entrando nelle tasche di paesi stranieri,
– al contempo, riescono a permettersi di avere un disavanzo perenne nella BdP solo grazie al fatto che il Dollaro è ancora la valuta di scambio e di riserva più importante sul globo, e fortunatamente non hanno mai smesso di stamparlo coi suoi bei biglietti verdi, le facce presidenziali e il suo odore tipico di carta sporca, coca e polvere da sparo.

Giuseppe Matranga

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