Turchia: Facebook cede a Erdogan per non rischiare stop pubblicità

18 GEN – Facebook ha annunciato la nomina di un rappresentante legale in Turchia, alla vigilia di nuove pesanti sanzioni per il mancato adeguamento alla controversa normativa di Ankara sui giganti del web. Il social network statunitense, insieme alle altre maggiori compagnie digitali, da Twitter a YouTube, aveva subito multe milionarie per il mancato rispetto della legge, in vigore da ottobre e ritenuta da opposizioni e ong un “bavaglio” alla libertà di internet. La nomina vale anche per la controllata Instagram.

In caso di ulteriori resistenze, Facebook avrebbe rischiato lo stop alla pubblicità e una riduzione entro giugno della larghezza di banda fino al 90%, equivalente a un sostanziale oscuramento. La compagnia sottolinea che la sua piattaforma intende restare uno spazio di “libertà d’espressione”.

Oltre alla nomina di un rappresentante, responsabile dei contenuti e della loro rimozione entro 48 ore su richiesta dell’autorità giudiziaria, la normativa turca prevede per le piattaforme con oltre un milione di visitatori unici al giorno la catalogazione dei dati degli utenti in server locali, sollevando timori sulla privacy.

La riforma è stata fortemente voluta dal presidente Recep Tayyip Erdogan, che, malgrado la sua grande popolarità su queste piattaforme, non ha mai risparmiato critiche ai social sin dal loro impiego nelle proteste antigovernative di Gezi Park del 2013. Nei giorni scorsi, il leader di Ankara si è anche fatto promotore di un boicottaggio di WhatsApp per le nuove regole sulla privacy, passando a Telegram e all’app di messaggistica locale Bip. (ANSA).

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