Beffa del cashback: i soldi devono essere restituiti alla UE

I soldi del cashback dovranno essere restituiti a Bruxelles. L’ultima versione del piano per il Recovery Fund dell’Italia prevede una spesa di 4,75 miliardi di euro per i pagamenti digitali, una cifra che equivale alla metà di quanto verrà destinato alla sanità. Ma quei soldi, nell’ambito del Recovery Plan, verranno presi in prestito dall’Unione Europea e quindi dovranno essere restituiti.

La beffa del cashback: i soldi da restituire a Bruxelles – A parlarne oggi è il Messaggero in un articolo a firma di Luca Cifoni e Francesco Bisozzi: il cashback di Natale nelle prime due settimane di vita ha fatto partecipare cinque milioni di italiani che però hanno maturato una quota di rimborso pari ad appena 18 euro a testa. Secondo le previsioni del governo, il piano può portare a un gettito addizionale per lo Stato pari a 4,5 miliardi di euro al 2025, grazie all’aumento dei pagamenti elettronici e all’emersione del sommerso. A giudicare però dal prologo la strada appare in salita. Per il cashback il governo ha programmato di spendere 1,75 miliardi nel 2021 e 3 miliardi nel 2022. E all’extracashback di Natale sono destinati 228 milioni.

Ma visto che i 4,75 miliardi che il governo ha programmato di spendere fanno parte della quota dei prestiti – e non di quella dei contributi a fondo perduto – il governo si appresta a indebitarsi con l’Europa per finanziare i futuri rimborsi sui pagamenti senza contante. E in modo piuttosto importante, visto che, come ricorda il quotidiano, il piano Italia Cashless assorbirà 4 miliardi in più rispetto a quanto verrà destinato all’innovazione organizzativa della Giustizia.

Ma c’è di peggio: l’operazione cashback ha suscitato alcune perplessità in Europa e anche alla Bce: l’ex membro del direttivo Yves Mersch nell’ultimo giorno del suo mandato, il 14 dicembre scorso, ha espresso le proprie perplessità in una lettera indirizzata al ministro dell’Economia Roberto Gualtieri.

https://www.today.it/economia/cashback-soldi.html

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