Ceccardi guidi l’opposizione in Consiglio regionale e si dimetta dal Parlamento UE

Susanna Ceccardi

di Francesco Perretta

In politica la coerenza è importante. L’orgoglio anche. Il coraggio ancora di più. E un condottiero non si ferma davanti alla sconfitta ma guida il suo esercito, un esercito che ci ha creduto e che deve essere rincuorato, non certo abbandonato.

La Lega in Toscana è una nave colpita ma non affondata. Sarebbe assurdo che il comandante l’abbandoni proprio adesso, lasciandola senza rotta con il rischio di farla colare a picco. Per questo Susanna Ceccardi non ha alternative, non può fare fagotto e ritornare al suo più o meno tranquillo e dorato ufficio di parlamentare europeo; ha il dovere invece, nei confronti dei suoi elettori e del suo partito, di tornare a firenze e di guidare, con la sua grinta e le sue lucide argomentazioni, un’opposizione senza sconti a Giani. Solo lei può farlo anche perché, diciamolo, nessun consigliere leghista ha certe caratteristiche.

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