Referendum, ira di Più Europa: ”ora ci rivolgeremo a Cedu”

“La Corte costituzionale avrebbe potuto, modernizzando e superando una giurisprudenza obsoleta, riconoscere il ruolo costituzionale dei partiti nella società, almeno di quelli che, come +Europa, sono iscritti al registro dei partiti, hanno accettato di sottoporre la propria vita interna a un ordinamento democratico e quindi ‘concorrono con metodo democratico a determinare la politica nazionale’ come chiede l’articolo 49 della Costituzione. La Corte ha invece perso un’occasione preziosa e non ha così voluto esaminare la duplice questione posta da +Europa”.

Lo dichiara Simona Viola, presidente di Più Europa. “Mentre ringraziamo il professor Cassella per gli sforzi profusi nel tentativo di dimostrare l’ammissibilità e la fondatezza della posizione di +Europa, speriamo che la Corte europea dei diritti dell’Uomo, a cui ci rivolgeremo, possa arrivare -conclude Viola- laddove la Corte costituzionale Italiana ha deciso invece di fermarsi”.  affaritaliani.it

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