M5s: persi 6000 attivisti in 4 mesi, chiusi 76 gruppi

Non c’è pace pace nel Movimento 5 Stelle: seimila attivisti persi in quattro mesi, la tenuta del governo di Giuseppe Conte e una sfida sempre più affollata di potenziali concorrenti per la leadership. Lo scrive il Corriere della Sera che analizza il momento attuale dei Cinque Stelle che, secondo il quotidiano, vanno sempre più spediti verso il loro big bang, l’inizio di una nuova fase. La settimana decisiva sarà quella tra il 15 e il 22 giugno: entro allora si dovrebbe tenere una riunione dei vertici.

La lotta interna si fa più serrata. Da una parte c’è l’idea del comitato elettorale che dovrebbe traghettare il Movimento (passando anche dagli Stati generali) per un anno, fino alle porte del semestre bianco, dall’altra la corrente che vorrebbe un voto subito sul capo politico. E anche sulla leadership la situazione è a dir poco confusa.

La corsa al ruolo si infittisce di nomi, con Paola Taverna che ha dato la sua disponibilità per un periodo, Chiara Appendino e Stefano Buffagni pronto a scendere in campo per far sentire la voce dei Cinque Stelle del Nord. Al quadro ovviamente va aggiunto Alessandro Di Battista. Intanto da fine gennaio ad oggi, in contemporanea con lo scoppio dell’epidemia da coronavirus, il Movimento ha subito però una vera e propria emorragia: i meetup hanno perso seimila attivisti (ora sono quasi 109 mila) e sono stati chiusi 76 gruppi (il 13,9% del totale). Più dei sondaggi, insomma, parlano queste cifre. liberoquotidiano.it

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