D’Alema: contestare le élites significa rifiutare la competenza

“Il coronavirus ha messo a dura prova il populismo. Innanzitutto perché il populismo porta con sé una carica anticulturale, di negazione della cultura, fortissima: la contestazione delle élites è innanzitutto contestazione delle élites intellettuali, è il rifiuto della competenza. E mai come in questo momento invece la forza della competenza e della cultura erano e sono necessarie per fronteggiare la malattia”.

Lo ha detto Massimo D’Alema, ospite di ‘Quante storie’ su RaiTre, dove ha parlato dei temi trattati nel suo ultimo libro ‘Grande è la confusione sotto il cielo’ (Donzelli), commentando un servizio su come l’Ungheria di Orban e gli Usa di Trump hanno affrontato la pandemia.

“Quindi, con la sua carica di incultura, con il suo rifiuto della mediazione, diciamo, il populismo ha mostrato il suo volto: si potrebbe dire che è costato decine e decine di migliaia di morti, sostanzialmente”, ha affermato l’ex presidente del Consiglio. ADNKRONOS

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