‘Ndrangheta, rischio Covid: Nicolino Grande Aracri chiede i domiciliari

Il capo dei capi della cosca cutrese/emiliana di ‘ndrangheta, Nicolino Grande Aracri, ha presentato domanda di misure alternative al carcere per scongiurare il rischio di contagio da coronavirus. Pur essendo in regime di 41 bis al carcere di Opera a Milano, isolato da contatti con altri detenuti, Nicolino ‘Mano di Gomma’, che ha da poco compiuto 61 anni, ha mosso i suoi legali per chiedere di uscire, adducendo anche il motivo delle precarie condizioni di salute.

Contemporaneamente arriva la notizia che un altro uomo importante legato ai Grande Aracri, Romolo Villirillo, condannato in via definitiva nel processo Aemilia come uno dei sei capi della cosca autonoma che si è radicata in Emilia Romagna, ha ottenuto un pronunciamento di scarcerazione dai giudici di Catanzaro, in relazione a uno dei diversi processi in cui è imputato in Calabria. […]

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