Bologna: al personale sanitario mascherine antipolvere per muratori

Non c’è più nessun problema per le mascherine, si affannano a dire nel governo a ai vertici della Protezione civile. Eppure, anche ieri, in uno dei giorni più “caldi” del fronte emiliano-romagnolo, alla la clinica universitaria Sant’Orsola di Bologna è capitato l’assurdo.

Ai sanitari che operano nella “area critica” – dove il Covid gira e i pazienti sono in terapia “cppap” – hanno consegnato mascherine del tipo FFP2. Cioè, le protezioni a uso edilizio, quelle che si indossano per non respirare la polvere quando si costruisce o si vernicia un muro. Per imbianchini – per intendersi- non per medici che lottano per non morire anche loro contagiati.

La denuncia viene dagli stessi operatori sanitari del nosocomio bolognese, i quali hanno anche fatto girare la foto della scandalosa fornitura. Dunque, al di là delle insistenti rassicurazioni, proprio il personale sanitario sarebbe ancora esposto a gravi rischio di contagio e di trasmissione del virus. Vanificando gravemente i sacrifici che tutti stanno sopportando per il contenimento del Covid-19.
Mascherine farlocche, esposto alla Procura

La notizia è stata raccolta anche da una consigliera comunale, Francesca Scarano, la quale non ha escluso, in attesa delle risposte politiche, di far seguire all’interpellanza che ha presentato tempestivamente, un esposto alla Procura della Repubblica.

secoloditalia

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