Coronavirus, nuovi casi a Codogno dopo riapertura della zona rossa

Risale il trend dei contagi da coronavirus in Lombardia. La riapertura dell’ex area protetta di Codogno (Lodi) dove fu scoperto oltre un mese fa il primo contagiato da coronavirus avrebbe causato nuovi casi di positività a Covid-19. Lo scrive il Corriere della Sera secondo il quale dopo settimane di progressivo calo del trend, arrivato anche a toccare l’uno per cento, negli ultimi giorni il trend è in risalita.

«Abbiamo sei positivi in più – spiega Francesco Passerini, sindaco di Codogno e presidente della Provincia di Lodi – Nelle ultime giornate eravamo fermi a 268 casi. Un segnale che i divieti introdotti con la zona rossa avevano funzionato».

«Il numero di contagiati è aumentato un pò troppo», aveva già annunciato il governatore Attilio Fontana all’ora di pranzo, dicendosi «preoccupato», e i dati non hanno lasciato dubbi: 387 morti in 24 ore, più di mille in totale solo a Brescia e una crescita più che raddoppiata di positivi a Milano.

Bergamo, intanto, guidata da Giorgio Gori e martoriata dal Coronavirus, sceglie di affidarsi a calcoli propri che fanno registrare un numero di decessi 7 volte superiore ai periodi ‘normalì e una situazione, è la denuncia, «molto più grave rispetto a quella che emerge dai dati ufficiali».  ilmessaggero.it

Gori: a Bergamo 212 morti non contati

 

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