“Sono stata violentata da due uomini”, giudice archivia tutto

Il caso è stato chiuso definitivamente: non si ci sono prove sufficienti per mandare sotto processo qualcuno e sostenere l’accusa di violenza sessuale di gruppo in dibattimento. Così si è conclusa l’inchiesta nata dalla denuncia di una donna per presunti abusi al termine di un banchetto di nozze.

Che cosa è successo. A giugno 2018 a Fermo, dopo una festa di matrimonio, una donna si è recata dalle forze dell’ordine e ha denunciato due camerieri. “Sono stata violentata da due persone”, ha spiegato la presunta vittima ancora sotto choc. Come riporta il Resto del Carlino, il fatto sarebbe accaduto il 24 giugno dopo un pranzo in un ristorante al quale la donna, una professionista di 30 anni, ha preso parte. Secondo quanto raccontato alle forze dell’ordine, i due camerieri, durante la festa, avrebbero riempito costantemente di vino il calice della donna che avrebbe in poco tempo perso il controllo.

La giornata di festa si sarebbe poi trasformata in un vero e proprio incubo per l’invitata. Terminato il banchetto, la donna avrebbe accettato di allontanarsi con i due uomini, un albanese e un italiano, che l’avrebbero violentata ripetutamente. La presunta vittima ha spiegato di non ricordare in che modo sono avvenuti gli abusi. I suoi racconti alle forze dell’ordine sono stati fin da subito un po’ confusi, ma un fatto è certo: la donna è stata trovata a terra, seminuda e dolorante.

Accompagnata in Pronto soccorso, la 30enne è stata sottoposta a tutti gli esami medici del caso. Le analisi hanno confermato il rapporto sessuale ed evidenziato anche la presenza di ferite e lividi di vario tipo sul corpo della vittima. Questo particolare indicherebbe che la donna è stata costretta a subire abusi sessuali, ma su questo punto non tutti si sono trovati d’accordo.

L’archiviazione – Il gup del tribunale di Fermo, come spiega il quotidiano, ha infatti archiviato il caso: sia per il magistrato che per il giudice, le indagini non hanno consentito di acquisire prove sufficienti a sostegno dell’accusa di violenza sessuale di gruppo. E in queste condizioni non si può mandare nessuno a processo. Sotto choc la presunta vittima che non ha avuto giustizia, mentre il suo avvocato è già al lavoro per verificare se ci sono gli elementi per impugnare in Cassazione questa archiviazione.

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Mattarella, capo del Csm: la violenza sulle donne è un’emergenza pubblica.

“La violenza sulle donne non smette di essere emergenza pubblica e per questo la coscienza della gravità del fenomeno deve continuare a crescere. Le donne non cessano di essere oggetto di molestie, vittime di tragedie palesi e di soprusi taciuti perché consumati spesso dentro le famiglie o perpetrati da persone conosciute”. Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nella Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne affermando che “molto resta ancora da fare” e “ogni donna deve sentire le istituzioni vicine”.

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