“Solida amicizia tra Italia e Germania”? Mattarella non ci costringa a porci domande inquietanti!

di Ornella Mariani

La gravissima interferenza del Presidente della Repubblica federale tedesca Frank Walter Steinmeier circa l’arresto del Comandante della Sea Watch Carola Rackete squalifica le parole del Presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella: “… il rapporto tra Italia e Germania è talmente solido come amicizia e collaborazione che non può essere messo in discussione da alcunché…”.

Sfuggono al Nostro alcune circostanze:
che Germania e/o Francia, a fasi alterne, ci dispensano insulti quotidiani;
che non è consentito a nessuno oltraggiare le nostre leggi, ed in particolare ai Tedeschi la cui brutalità è storicamente nota;
che Essi, con le immagini del trattamento riservato ai Migranti, hanno rilanciato l’attitudine alla crudeltà già praticata nei lagers nazisti;
che siamo stufi di prendere sputi addosso;
che la rispettabilità esula dai silenzi su situazioni imbarazzanti e lesive del nostro decoro;
che Nessuno ha ragione e titolo per darci lezioni di qualsiasi genere.

Rifletta, invece, sulla condotta di un inqualificabile manipolo parlamentare che, pur di boicottare le prescrizioni del Governo, ha sancito il buffonismo ciarlatano di Esponenti della Politica nostrana,
Costoro hanno fiancheggiato la spavalda e dissennata iniziativa di una Criminale, contribuendo ad insultare la dignità del Nostro Paese, delle Nostre Istituzioni, del Nostro Popolo.
Sono Deputati della nostra Repubblica da destituire con disonore; Parlamentari lautamente pagati che, avendo violato il giuramento di fedeltà ed avendo mancato di difendere i diritti e la sicurezza della Repubblica, devono essere processati e posti alla pubblica gogna: articolo 54 dell’Ordinamento Costituzionale: “Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi. I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore…”

Forse per il Signor Mattarella, si tratta di trascurabili dettagli, ma non è più accettabile una “Opposizione” che confonda le libertà democratiche con la istigazione a delinquere parteggiando per Scafisti e Avventurieri.
Il disgustoso atto di violenta prevaricazione commesso da questi obliqui “Signori”, che potrebbero più coraggiosamente esprimere i loro sentimenti di solidarietà a Tripoli, va stigmatizzato; penalmente perseguito e non annacquato, come già si preannuncia per la criminale Rackete, cui si ci limiterà a comminare l’espulsione pur a fronte di una strage mancata e di quanti altri reati strafottentemente commessi.

Sia chiaro a Mattarella che siamo screditati e dileggiati sul piano internazionale ed Egli non può glissare su tutto, a partire dallo scandalo giudiziario abbattutosi sulla Magistratura ed i cui esiti sono pressocché prevedibili e scontati.

C’è una stragrande Maggioranza che non ne può più; che esige come atto dovuto un richiamo istituzionale all’Ordine ed alla dignità; che si sottrae ai tentativi di subornazione politica della Sinistra e che pretende rispetto anche del Quirinale.

Cominci col dare un esempio, Mattarella!
E si smetta con le farneticazioni di Del Rio, che vuol fare di una delinquente un’Eroina; con Sansonetti che straparla: “…il reato lo ha commesso la Guardia di Finanza, interrompendo un’attività di soccorso…”; con i vomiti di Faraone contro Giorgia Meloni e con la inconsistenza dei Magi e degli Orfini.

Non ci costringa a porci domande inquietanti…

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