Tangenti in Lombardia, 43 arresti. Anche Tatarella e Altitonante (FI)

Sono 43 gli arresti per corruzione e turbativa d’asta che sono stati emessi dalla procura di Milano e sono in corso di esecuzione nelle province di Milano, Varese, Monza e della Brianza, Pavia, Novara, Alessandria, Torino e Asti. Si tratta di una vasta operazione che vede coinvolti 250 militari dei Comandi Provinciali della Guardia di Finanza di Varese e dei Carabinieri di Monza Brianza, con il supporto dei reparti territorialmente competenti. Delle misure 12 sono in carcere, 16 agli arresti domiciliari, 3 all’obbligo di dimora e 12 all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

Tra gli arrestati, come scrive Il Corriere della Sera, ci sono il consigliere comunale Pietro Tatarella, candidato FI alle Europee, e il sottosegretario forzista della Regione Fabio Altitonante. Richiesta di arresto per il deputato azzurro Diego Sozzari. Il «ras» varesino di FI, Gioacchino Caianiello, accusato di «istigazione alla corruzione» del governatore leghista Attilio Fontana.

I provvedimenti, emessi dal gip del Tribunale di Milano Raffaella Mascarino, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia diretta da Alessandra Dolci e dai sostituti Procuratori Silvia Bonardi, Adriano Scudieri e Luigi Furno), all’esito di attività investigativa sviluppata dalla Compagnia della Guardia di Finanza di Busto Arsizio (Varese) e dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Monza.

Sono due i sodalizi criminali, attivi nelle province di Milano e Varese, costituiti da esponenti politici, amministratori pubblici e imprenditori, dediti alla commissione di più delitti di corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio e turbata libertà degli incanti, finalizzati alla spartizione e all’aggiudicazione di appalti pubblici. Il reato associativo di cui all’art. 416 del codice penale, ovvero associazione a delinquere di stampo mafioso finalizzata al compimento di delitti di corruzione, finanziamento illecito ai partiti politici, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, false fatturazione per operazioni inesistenti, auto riciclaggio e abusi d’ufficio. Il reato è stato contestato a 9 delle 95 persone complessivamente indagate. Ulteriori dettagli saranno divulgati nel corso della conferenza stampa prevista per le ore 11.00 presso la Procura della Repubblica di Milano.
Tangenti: tentativo istigazione corruzione a Attilio Fontana

Ad essere “parte offesa” nei tentativi di corruzione individuati dai pm antimafia di Milano il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana. Il governatore non avrebbe pero’ percepito i tentativi del ras varesino di Forza Italia, Gioacchino Caianiello, come istigazione al reato di corruzione e dunque non avrebbe denunciato il fatto. Nonostante cio’ secondo l’accusa Fontana non e’ considerato parte attiva nella corruzione. Negli scorsi giorni il governatore si e’ recato a Palazzo di Giustizia di Milano, ma, secondo quanto appreso, non per questioni riguardanti questa indagine, bensi’ per discutere riguardo al trasferimento a Milano del Tribunale dei brevetti europeo.
Tangenti: fra accusati anche Caianiello, ‘ras’ Fi di Varese

Fra i nomi emersi nell’indagine della Dda di Milano per associazione a delinquere finalizzata alla corruzione e alla turbativa d’asta anche quello di un esponente influente di Forza Italia di Varese, Gioacchino Caianiello. Considerato il “plenipotenziario” del partito varesino, Caianiello era gia’ stato accusato nel 2005 e poi condannato definitivamente nel 2017 a 3 anni per concussione, a seguito del rigetto del suo ricorso in Cassazione.  (affaritaliani.it)

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