Ong tedesche, Orfini: ”a nome del Pd chiedo di aprire i porti”

Matteo Orfini, esponente del Pd preso a parolacce persino nel mercato (“Era meglio che non venivi. Tutti in galera”), scrive a Conte, a nome del suo partito, per chiedere di aprire i porti alle navi delle Ong tedesche.

Gentile Presidente Conte,

ormai da troppo tempo ci sono 49 persone (donne, uomini, diversi minori e almeno 3 bambini piccoli) a bordo di due navi che le hanno salvate, in attesa di un porto che le faccia sbarcare. Non hanno alcuna colpa se non quella di scappare dalla fame e dalla guerra. Altri paesi hanno già dato la disponibilità ad accoglierli. Ma urge l’individuazione di un porto più vicino e sicuro.

È lei il Presidente del Consiglio. Lei, non i suoi vice. Ed è lei che oggi ha la responsabilità di scegliere. Se sceglierà di mantenere i porti chiusi, lei sarà artefice di una barbarie e sue saranno le responsabilità per la sofferenza e i pericoli che quegli esseri umani dovranno superare per giungere in porti più lontani dei nostri.

Le chiedo formalmente a nome del Partito Democratico di aprire i porti e accogliere quelle due navi. Farlo non è un atto discrezionale, non sta al suo buon cuore. Farlo è un atto conseguente ai valori della nostra Costituzione.

Costituzione sulla quale – non devo certo ricordarglielo – ella ha giurato.


Dal momento che le due Ong sono tedesche, non si capisce per quale barbaro motivo, Orfini non abbia scritto alla Merkel

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