Reddito di maternità: Armando Manocchia intervista Mirko De Carli (Popolo della Famiglia)

Reddito di maternità –  Armando Manocchia intervista Mirko De Carli, Coordinatore nazionale Alta Italia del Popolo della Famiglia

Armando ManocchiaDe Carli, avete aperto la campagna sul Reddito di maternità: di che cosa si tratta e che cosa riguarda

De Carli – Abbiamo presentato a novembre la proposta di iniziativa popolare, il Reddito di Maternità, la vera rivoluzione fiscale a misura di famiglia.
Perché lo facciamo? Perché oggi più che mai va affrontato il problema dell’inverno demografico, ovvero la mancanza di famiglie italiane che fanno figli, ancor prima della mancanza di famiglie che non nascono per problemi sociali, culturali ed economici.
Per questo abbiamo ritenuto necessario predisporre una proposta economica, quale il Reddito di maternità che garantisce l’indennità di maternità alla donna che decide di rimanere a casa a fare la mamma a tempo pieno, di 1000€ al mese per otto anni, concretamente 96000 euro nei primi otto anni esentasse garantiti alla donna e quindi alla famiglia.
Alla nascita di un altro figlio ripartono gli otto anni e dopo quattro figli e se c’è un bambino con disabilità riconosciuta, diventa un vitalizio.
È una misura che vuole dare un riconoscimento tangibile, che oggi non c’è, al ruolo sociale della mamma che non è quello di una casalinga o di una mantenuta del marito, ma è il lavoro più importante e più bello del mondo e ne abbiamo una necessità drammatica in quanto, un’economia che vuole tornare a crescere, deve essere un’economia che ha una bilancia demografica positiva ed un tasso di natalità in crescita, dati che oggi l’Italia non ha ed è per questo che vive un periodo di perdurante stagnazione economica.

A.M. Quindi state facendo raccolta firme in giro per l’Italia e in quali modalità?

D.C. Sia i nostri Circoli e sia tutte le province e le città italiane sono impegnate settimanalmente ad organizzare gazebo, banchetti ed inoltre i moduli sono in tutti i comuni.
Obiettivo è raccoglierne 50000 e già siamo a quota 10000, da fine novembre quando appunto è partita la mobilitazione nazionale, per poter presentare la proposta di legge in Parlamento come prevede la nostra Costituzione.
Il mio giro per l’Italia sarà collegato al reddito di maternità tour, per cui già da domani in Umbria sarò in giro ad incontrare i cittadini, imprese, scuole, ospedali e le Opere sociali di tutti i settori che hanno a cuore questa proposta, che la sposano e la sostengono con la loro firma e la mobilitazione pubblica.
Crediamo che oggi il Governo stia sbagliando, perché ha posto l’attenzione su due misure inique, improduttive ed inefficaci come il Reddito di cittadinanza e la “quota 100” della riforma Fornero.
Noi crediamo che ci voglia una ricetta che vada a premiare chi costituisce una famiglia e quelle già esistenti, senza dimenticare l’impresa familiare.
Reddito di Maternità, quoziente familiare con particolare attenzione alle famiglie monoreddito, domenica in famiglia, cancellazione dell’ Irap per le imprese soprattutto quelle familiari, detassazione degli utili investiti in impresa, detassazione sul costo del lavoro per l’assunzione degli under 40 e condizioni di sostegno con un Fondo Nazionale di Garanzia per le giovani coppie sull’acquisto della prima casa.
Di tutto questo non c’è traccia nella manovra finanziaria e crediamo che, appunto per questo, nel sensibilizzare il Paese e ridare valore alla famiglia,al ruolo sociale della mamma e alla bellezza di “fare figli”.

A.M. Sarete presenti alle prossime elezioni europee con queste proposte, da che parte state: “sovranisti” o “europeisti”?

Ci definiamo “Sovranisti europei”, per questo stiamo insieme a quelle forze politiche come Fidez, il partito che guida il Governo ungherese con a capo Victor Orban, dentro la grande famiglia del Partito Popolare europeo e siamo convinti che questa Europa così com’è non ci piace, che bisogna ritornare allo spirito dei padri fondatori e che sarebbe necessario e fondamentale creare le condizioni di una maggiore democrazia delle istituzioni europee togliendo il potere alle burocrazie e le cancellerie di Bruxelles e di Strasburgo, dando priorità di ruolo legislativo al parlamento, priorità di ruolo governativo alla Commissione europea come organi rappresentativi della volontà dei popoli europei e che sia prioritario e necessario realizzare un percorso di Stati Uniti d’Europa attraverso una piena e compiuta sovranità europea dei popoli europei.
Io credo che il tema della Sovranità sia un tema centrale, non vista in una visione retorica e di retroguardia del nazionalismo,bensì in una logica di sviluppo e di crescita purtroppo tradita dalle ultime generazioni politiche, prevista dai padri fondatori, attraverso un sovranismo europeo dei popoli europei,ed è per questo che siamo in campo insieme a quei partiti del patto di Visegrad dell’Est Europa.

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