“Omicidio Cox, chi sono i veri mandanti?”

 

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Scrive Roberto Calderoli su facebook:

Provo tanto dolore per l’uccisione della deputata laborista Cox, una giovane donna, una madre di famiglia.
Ma non riesco a non sentire anche tanta puzza di bruciato intorno a questa vicenda.
Perché nessuno mi toglie dalla testa, poi sarò un pazzo io a pensarlo, che il killer non abbia agito da solo e che dietro di lui ci possano essere degli oscuri mandanti, economici o politici più che terroristici.
E la persona disturbata di mente che agisce con questa ferocia mi fa credere al comodo capro espiatorio che impedisce poi di arrivare alla verità e ai mandanti, come che tante volte in passato abbiamo visto accadere, pensiamo a Kennedy (e quanti similitudini vediamo tra Oswald e questo Mair) per fare un esempio su tutti…

A naso mi sembra di sentire puzza di servizi deviati e questo si inserirebbe nella lunga sequenza di assassini realizzati negli ultimi decenni che hanno determinato sempre un cambiamento nella storia e i cui veri mandanti risultano ancora ignoti.
Quando accadono fatti del genere mi torna in mente la frase ‘cui prodest?’ Purtroppo sono in tanti, sia in Europa che oltre oceano…

E’ un dato di fatto: con l’uccisione della povera deputata laburista di colpo i mercati di tutto il mondo si sono stabilizzati (I mercati finanziari hanno esultato per la morte di Jo Cox – video) e sono tornati positivi dopo le fibrillazioni dei giorni precedenti per il timore di uscita dei britannici dall’Ue, la campagna elettorale sul referendum si è di fatto chiusa e nei palazzi di Bruxelles stanno tirando un sospiro di sollievo.

E con tutto questo nessuno sente puzza di bruciato? Io sì…

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In ogni caso gli europesisti aggravano la loro posizione con l’omicidio Cox

52% Leave, 32% Remain  lo scrive USATODAY

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“No, il dolore è troppo forte“. Sono state queste le ultime parole pronunciate da Jo Cox dopo essere stata colpita dal suo aggressore. A rivelarle a ITV News è Gulham Maniyar, padre di Fazila Aswat, l’assistente della deputata laburista, che era con lei al momento dell’omicidio.

Maniyar, un ex consigliere comunale del Labour, ha raccontato che la figlia aveva tentato di aiutare la Cox che giaceva a terra agonizzante. All’invito ad alzarsi rivoltole dall’assistente, ora in stato di choc, la deputata ha risposto che il dolore per le ferite era troppo forte.

Fazila Aswat, a quel che sappiamo, non ha mai testimoniato che il killer avrebbe pronunciato le parole “Britain first”

 

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