10 set 2014 – Ognuno puo’ fare gli stessi errori di chi finisce in carcere. Lo ha detto Papa Francesco spiegando, nel corso dell’udienza generale in piazza San Pietro, il dettame evanglico di visitare i carcerati. “La madre Chiesa insegna a stare vicino a chi e’ in carcere”, ha detto Jorge Mario Bergoglio, che ha dedicato la catechesi alla misericordia insegnata dalla Chiesa.
“Ma padre, e’ gente pericoloso, e’ gente cattiva…”, e’ l’obiezione di un fedele immaginata dal Papa: “Ma ognuno di noi – ha proseguito il pontefice argentino rispondendo a questa obiezione – e’ capace di fare lo stesso che ha fatto quell’uomo o quella donna che sta in carcere! Tutti abbiamo la capacita’ di peccare, di sbagliare: lui non e’ piu’ cattivo di te o di me. La misericordia di madre Chiesa supera ogni muro, ogni barriera, e ti porta a cercare sempre il volto dell’uomo, della persona. Ed e’ la misericordia che cambia il cuore e la vita, che puo’ rigenerare una persona e permetterle di inserirsi in modo nuovo nella societa’”.