Renzi, italicum entro l’estate. “Chiacchiere e tabbacchere ‘e legno Banco Napoli non impegna”

renzi8 giu – “La maggioranza che voleva stravolgere il 138 è la stessa che punta al monocameralismo” ricorda Alessandro Pace, professore emerito di diritto costituzionale, e uno dei firmatari dell’appello. Spiega: “Questo è un parlamento chiaramente delegittimato dalla sentenza della Consulta che ha cancellato il Porcellum. Doveva fare in fretta una nuova legge elettorale, per poi tornare al voto. Non può certo preparare una profonda revisione della Costituzione, che spazia dalla cancellazione del Senato fino alla forma di governo. E non può preparare una legge elettorale che è un Porcellum bis”. “La svolta autoritaria” Stiamo assistendo impotenti al progetto di stravolgere la nostra Costituzione da parte di un Parlamento esplicitamente delegittimato dalla sentenza della Corte costituzionale n. 1 del 2014, per creare un sistema autoritario che dà al presidente del Consiglio poteri padronali.

Con la prospettiva di un monocameralismo e la semplificazione accentratrice dell’ordine amministrativo, l’Italia di Matteo Renzi e di Silvio Berlusconi cambia faccia mentre la stampa, i partiti e i cittadini stanno attoniti (o accondiscendenti) a guardare. La responsabilità del Pd è enorme poiché sta consentendo l’attuazione del piano che era di Berlusconi, un piano persistentemente osteggiato in passato a parole e ora in sordina accolto.

Il fatto che non sia Berlusconi ma il leader del Pd a prendere in mano il testimone della svolta autoritaria è ancora più grave perché neutralizza l’opinione di opposizione. Bisogna fermare subito questo progetto, e farlo con la stessa determinazione con la quale si riuscì a fermarlo quando Berlusconi lo ispirava. Non è l’appartenenza a un partito che vale a rendere giusto ciò che è sbagliato. Una democrazia plebiscitaria non è scritta nella nostra Costituzione e non è cosa che nessun cittadino che ha rispetto per la sua libertà politica e civile può desiderare. Quale che sia il leader che la propone” firmato da: Nadia Urbinati, Gustavo Zagrebelsky, Sandra Bonsanti, Stefano Rodotà, Lorenza Carlassare, Alessandro Pace, Roberta De Monticelli, Gaetano Azzariti, Elisabetta Rubini, Alberto Vannucci, Simona Peverelli, Salvatore Settis, Costanza Firrao: da: Il Fatto Quotidiano del 28 marzo 2014

Come abbiamo appena letto, i costituzionalisti rammentano:

– Che il Parlamento è delegittimato dalla Consulta; – Che il PD ha voluto cancellare proposte simili avanzate dal Governo Berlusconi con un referendum del 2006; – Che il Parlamento doveva fare in fretta una nuova legge elettorale e subito andare al voto; – Che un Parlamento delegittimato non può certo preparare una profonda revisione della Costituzione, che spazia dalla cancellazione del Senato fino alla forma di governo. – E non può preparare una legge elettorale che è un Porcellum bis”. La nota aggiunge ”Una democrazia plebiscitaria non è scritta nella nostra Costituzione e non è cosa che nessun cittadino che ha rispetto per la sua libertà politica e civile può desiderare. Quale che sia il leader che la propone”. Con questo si allude chiaramente a Matteo Renzi che ha come sua unica legittimazione la nomina a segretario del PD avvenuta con delle “PRIMARIE” che hanno avuto una partecipazione di poco più del 3% dei cittadini con diritto al voto. Ma Napole ‘e merda (suona meglio di Napoletame) ha fottuto tutti gli italiani, ha fottuto Berlusconi (smascherato da Friedman e da Timothy Geithner) e adesso seguita a sostenere chi chiacchiera ma non opera.

Non ricorda un vecchio proverbio: “CHIACCHIERE E TABBACCHERE ‘E LEGNO BANCO NAPOLI NON IMPEGNA”.

Adesso l’invettiva lanciata da Renzi dicendo che chi ruba spudoratamente deve essere “ACCUSATO DI ALTO TRADIMENTO” va subito verificata se è solo una “CHIACCHIERA” o se è una cosa seria. Chi vince le gare con forti ribassi non può e non DEVE ottenere poi aumenti in corso d’opera. Non è difficile fare una legge da approvare con procedura di urgenza (e i cittadini potranno vedere chi, tra i partiti politici, vuole salvare gli imbroglioni che ci rubano i soldi).

Oggi a OMNIBUS ne hanno parlato chiedendo che si stronchi il malvezzo dei ribassi fortissimi e poi degli aumenti in corso d’opera. E sullo scandalo MOSE vediamo se è capace di trattare da autori di “ALTO TRADIMENTO” quelli che hanno fatto una offerta che è servita a prendere un appalto sul quale rubarci soldi facendo, con la complicità di quelli che dovevano difenderci dai ladri, lievitare i costi all’infinito. Adesso portino a termine l’opera secondo l’offerta iniziale di aggiudicazione. Se non portano a termine l’opera a quel costo di aggiudicazione, sequestro di tutti i loro beni e galera come a “ALTI TRADITORI”. E se noi non paghiamo le tasse il Governo ci manda contro quei ladri di “AGENZIA DELLE ENTRATE” che minacciano atti esecutivi sul nostro patrimonio se non forniamo i soldi che il Governo regala ai ladri.

Carlo Violati

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