Mettere in mano ad internet la democrazia e’ saggio solo se internet non e’ di qualcun altro

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29 nov –  Torno dalla mia intervista a Neanderthal, e inizia a tornarmi in mente una domanda che ormai mi segue da un annetto buono. In Germania, il Partito Pirata sta parlando MOLTO della storia delle intercettazioni, di Prism e di Snowden. Questo e’ diventato un tema di lavori parlamentari, al punto che i verdi hanno proposto l’asilo politico a Snowden, che poi e’ stato rifiutato.Il guaio e’ che in Italia c’e’ un celebre politico che dice “la rete, la rete, la rete”, che ha pure intervistato un leader del Partito Pirata svedese (quello tedesco lo ha sfanculato da tempo, M5S e’ piu’ bello se lo guardi da lontano) , ma ancora ha scritto poco, davvero poco, circa la storia di Prism e Snowden.

Eppure, tempo fa il partito di Grillo fu soggetto di un grosso attacco alle caselle dei suoi parlamentari, che risultarono compromesse, spostate su gmx, ed esposte al pubblico.Lo stesso M5S ha appena annunciato il “sistema operativo” del movimento, che e’ basato su un <orribile> sistema di voto , la cui fiducia e’ fondata sull’invio di un documento cartaceo a Grillo stesso, per avere un account. (1) Il problema vero pero’ e’ che mettere in mano ad internet la democrazia e’ saggio solo se internet non e’ in mano a qualcun altro.

Spostare ALCUNI post di questo blog su I2P e’ stato un test interessante. Sebbene la parola “darknet” metta terrore, e sebbene i piu’ CREDANO di essere incapaci di installare I2P, tutti quelli che ci hanno provato  – a parte gente che ha seri problemi con firewall aziendali – ci sono riusciti.E’ importante, dal momento che ho scoperto una cosa: l’ italiano PARTE DALL’ IDEA di non saper usare il computer. TUTTI o quasi hanno detto “ehi, mi dici come si fa? E’ una cosa difficile, non ci posso riuscire!”. La mia risposta di default e’ stata presa per stronzaggine, ed e’ stata “provaci”. Curiosamente, appena ci hanno provato, nella gran parte dei casi ci sono riusciti.
Quando si dice che “i miei lettori” non parlo di quelli piu’ avanzati. Quelli parlano di installare I2P su raspberry, o di come usarlo da proxy per l’intera rete. Di certo non mi hanno chiesto nulla. Ma di quelli che mi hanno chiesto terrorizzati “mi spieghi passo passo”, nessuno aveva provato. Di tutti quelli cui ho risposto “prima provaci, poi fammi sapere che problemi hai”, praticamente tutti sono riusciti ad arrivare.
Quindi, non accetto la storia che se Grillo si mette ad usare certificati client-side, allora la gente non sa fare ad usarli. E’ probabile che non sappia fare Grillo, e’ probabile che non sappia fare Casaleggio, ma a quanto vedo, Grillo potrebbe anche costruire la sua rete su una SUA darknet (2) e gran parte degli utenti potrebbero seguirlo.
In realta’, pero’, dal sito di Grillo e da M5S , di interesse verso la vicenda di Snowden e di PRISM ne vedo pochissimo. Mentre TUTTI i movimenti di attivisti digitali – spesso intervistati dal sito di Grillo stesso – dalla EFF al partito Pirata sono partiti con vistose campagne a riguardo, il partito che vuole muovere in rete ogni cosa NON SEMBRA interessato al destino della rete, della sua neutralita’, o dell’integrita’ della comunicazione.

Insomma, Grillo vuole che tutto sia trasparente in rete. Casaleggio dice che tutta la politica si fara’ in rete e che i partiti scompariranno.

NESSUNO pero’ nota che se tutta la politica si fa in rete, e  la rete e’ sotto controllo, allora tutta la politica e’ sotto controllo.

Ho gia’ scritto della presenza invasiva e pericolosa di CDN nel sito di Grillo: http://www.keinpfusch.net/2013/08/il-ruolo-di-pubblicitari-e-cdn-nello.html , e qualcuno mi ha risposto che le CDN servono a lavorare meglio e non a spiare. Dal momento che le CDN velocizzano effettivamente, la scusa sembrava stare in piedi, ma adesso, a distanza di un anno da quando si inizia a parlare di PRISM e di spionaggio, il silenzio di M5S, cosi’ diverso da TUTTI i movimenti di attivisti della rete, inizia a diventare perlomeno sospetto.
Grillo ha intervistato piu’ volte attivisti come Stallman, o gente del Piraten Partei svedese, per tirarsi addosso l’aura del partito dei diritti digitali e del partito della rete: non ha ancora spiegato come diavolo stia, nella sua “visione” (se ne ha una) in che modo una rete spiata e controllata possa essere alla base di una democrazia libera.

Grillo dice che il paese non sara’ mai libero se i giornali ed i media non saranno liberi. E propone come soluzione “La Rete”. Se “la rete” e’ quella che puo’ dare la liberta’ ai cittadini bloccati dall’occupazione dei media, CHE COSA HA DA DIRE GRILLO SULL’ OCCUPAZIONE DELLA RETE? Nulla.

Sinora, nulla.
Coloro che vendono “la rete” come strumento di liberta’, non stanno muovendo un dito, nemmeno un dito, contro un sistema che puo’ cancellare ogni liberta’ in rete.  Perlomeno sospetto.
M5S e’ stato tenuto ben lontano, quasi con sdegno, dal COPASIR. Lo stesso copasir che di fronte a 46 milioni di cittadini spiati illegalmente , dice “non ci risulta”. Come dire “ehi, ti hanno rubato il portafogli”, e sentirsi rispondere “impossibile, non me ne sono accorto”. Ah, beh, allora.
Nessuna critica?
Grillo non vede nessun pericolo nell’essere intercettato, neanche dopo che le email private dei SUOI parlamentari sono finite online?  Dobbiamo pensare che sia d’accordo con queste pratiche?
La vera domanda e’: supponiamo che nel “sistema operativo del M5S” si discuta di una cosa, diciamo di una legge che puo’ dispiacere ai “padroni di internet”. A grillo va bene che la votazione, e la relativa decisione, siano inquinate dal “padrone della rete”?
Mettiamoci dal punto di vista dell’ elettore che vota “via rete” nella situazione di sicurezza proposta da Grillo. E mettiamo che si stia votando su “ma le aziende americane (google, twitter, facebook , amazon)  che lavorano in Italia, devono pagare le tasse in Italia anche se hanno sede legale in Elbonia?” Questa cosa dispiace MOLTO ai “padroni della rete”, che aiutano fornendo loro dati sugli utenti, ed in cambio potrebbero chiedere un piccolo aiutino: truccare la votazione.
Essendo il tutto coperto dalla IMMENSA sicurezza di un certificato crittografico, ed essendo Verisign legata a Netsol, che e’ legata a doppia mandata al governo USA, il governo USA ci mette dieci secondi a procurarsi un certificato per QUALSIASI dominio, che il browser considera valido. A quel punto possono sniffare la vostra connessione, intromettersi, con un trucco come questo, http://www.devttys0.com/2013/10/reverse-engineering-a-d-link-backdoor/ nel vostro router di casa, e mettersi in mezzo. E cambiare il vostro voto.Come elettori, vedrete che la vostra posizione e’ perdente, diciamo 30% contro 60%, e penserete che il vostro voto sia tra il 30% perdente: che modo avete di sapere in che modo avete votato? Ricevete forse una conferma?(3) Puo’ l’utente verificare in che modo ha votato, o meglio, in che modo il sistema CREDE lui abbia votato?
Cosi’, il punto e’ assolutamente semplice:

nella loro foga di portare la politica in rete, sia Grillo che Casaleggio hanno sicuramente notato dei fenomeni di attacco al dibattito, quando non di attacco ai parlamentari. Mi riferisco ai trolls – spesso visibilmente membri di qualche gruppo noto – che inquinano il suo blog. E mi riferisco anche al fatto che OGNI VOLTA che si e’ votato per qualcosa, c’e’ stato un non meglio chiarito “attacco di hacker”. Grillo ha sofferto insomma di diversi fenomeni inquietanti:

  • Le email dei suoi parlamentari spiate e gettate in pasto ai media.
  • Il dibattito sul sito reso impossibile da guastatori di professione.
  • Le parlamentarie inquinate da “attacchi hacker” di non chiara natura.
Signori, capiamoci, e’ questa la robustezza della “democrazia della Rete?” Di fronte a questo, sapendo bene quello che Snowden ci ha fatto sapere, pensate DAVVERO che la Rete possa dare piu’ liberta’, piu’ democrazia, piu’ partecipazione?
Vista la “robustezza” dei sistemi di Casaleggio, e’ probabile che una piccola frazione della potenza di NSA potrebbe cancellare ogni manifestazione, anche individuale, di M5S dalla rete. Al Pentagono premono un pulsante, e zac: Beppe Grillo e i suoi spariscono dalla rete. Questa e’ democrazia? E’ la democrazia “della rete” che intende Grillo?
Oh, certo. NSA lavora “un pochino fuori dalla legge” ma in fondo e’ “una squadra di protezione”. Aha. Potete sempre venire in Germania e spiegare , in tedesco, che agite un pochino fuori dalla legge ma siete “una squadra di protezione”.  Posso aiutarvi con le parole, se volete.Appena pronuncerete “squadra di protezione” in tedesco, tutti capiranno cosa siete. Protezione si scrive Schutz, e squadra si scrive Staffel, e SchutzStaffel lo capiranno tutti. Abbreviato, SS. Comodo anche per il cellulare: tipo “tvtb SS”, o “luv4SS”.
In definitiva, Grillo propone “la rete” come strumento di sicurezza democratica, viene a sapere che una squadra di americani “protegge” la rete dai terroristi (ehi! che novita’! Mai letta una cosa simile su un libro di storia!) , e non ci trova nulla di strano. Come se Hitler avesse detto “ehi, i vostri diritti sono in buone mani, ci pensano le SS a vegliare su di voi”.(4)
A me spiace per Grillo, ma credere nella democrazia digitale dopo Snowden e’ semplicemente RIDICOLO. Non esiste processo politico su internet che non possa venire intercettato illegalmente, manipolato, inquinato e/o artefatto , anche solo con una PICCOLA frazione della potenza di NSA: il sogno della “rete” che libera tutti e’ semplicemente MORTO.

Forse potete fare un blog come questo, ma non cambia nulla. Forse potete fare un blog come quello di Grillo, che a sua volta non ha cambiato NULLA. (qualcuno ha visto la propria vita cambiare materialmente, li’ da voi, per merito di M5S?)  Ma OGNI volta che M5S ha cercato di organizzare un evento DI SCELTA, come le parlamentarie, come OGNI VOLTA che si e’ “votato online”, non meglio specificati “troll”, quando non “hacker”, hanno rovinato la festa.

No, quel sogno e’ MORTO con Snowden. Forse per questo Grillo non ne parla? Forse perche’ la sua “medicina nuova che cura ogni male” , sotto il controllo delle SchutzStaffeln dell’ NSA , appare molto come una vecchiamerdafascista 2.0?

Certo, esiste anche questa possibilita’. E cioe’, che Grillo tema a portare questo problema sotto gli occhi dei SUOI elettori, perche’ proponendo la Rete come unico mezzo di nformazione NON CONTROLLATO, debba poi spiegare come mai invece “la Rete” e’ invece CONTROLLATISSIMA.

Hai una “nuova medicina miracolosa” che doveva curare tutto, e invece contiene i germi di una nota epidemia. Posso capirlo: semplicemente in M5S non sanno come gestire un dibattito che sembra dimostrare un fallimento ontologico, quello di essere “il partito della rete”, quando “rete” si scrive con due S.
Mi verrebbe da chiedere al suo “guru”, Casaleggio, cosa pensa delle sue “previsioni”, di “prometeus”, e di tutta quella merda che ha previsto nel futuro, quando “la rete” e’ un’infrastruttura praticamente sotto il controllo di un governo che , nel gestire affari mondiali, sembra una scimmia che gioca con una granata.

Vorrei sapere se Casaleggio non pensa che questa infrastruttura, che lui vede come la Nemesi dei governi, sia davvero la loro nemesi, quando a dire il vero , sembra piu’ un loro strumento di controllo. Sicuro che la diffusione di Internet eliminera’ gli intermediari, o forse ne aggiungera’ uno nuovo, ovvero il sistema che spia chi partecipa al dibattito politico?

A tutto questo , M5S non ha mai risposto. Ha scritto pochissimo, e il silenzio di questo “partito della Rete”, che a parole dice di essere vicino ad EFF, a Occupy Wall Street, al Piraten Partei, sta diventando sempre piu’ assordante.

Delle due, una:

  1. Grillo e Casaleggio preferiscono non discutere questo problema perche’ sono d’accordo con il controllo della “squadra che difende” , o ne sono addirittura parte. (ipotesi di cattiva fede)
  2. Grillo e Casaleggio preferiscono non discutere di questo problema perche’ temono che il dibattito pubblico a riguardo dimostri l’immaturita’ della Rete come strumento politico democratico. (ipotesi buona fede).

tertium non datur.

Uriel Fanelli – keinpfusch.net

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