Discariche abusive nei parchi fotovoltaici: 6 arresti, sequestrati beni per 30 mln di euro

puglia13  lug – Smaltimento illecito di rifiuti, realizzazione di discariche abusive e truffa aggravata per mettere le mani su fondi pubblici. Blitz dei carabinieri di Maglie e dai finanzieri di Otranto contro una banda che con la sua attività lucrava sfruttando e deturpando l’ambiente. Sei persone sono state arrestate, 21 indagate, quattro i parchi della potenza di 1 MW sono finiti sotto sequestro insieme ad altri beni. Sono i numeri dell’ennesima operazione contro gli abusi nel settore dei rifiuti e dell’energia verde scattata all’alba nelle campagne del Salento e a Faenza.

Le accuse a carico degli arrestati sono a vario titolo associazione per delinquere finalizzata alla commissione dei reati di smaltimento illecito di rifiuti, realizzazione di discariche abusive, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche in danno del gestore di stato per i servizi elettrici e frode in pubbliche forniture. In particolare, il sequestro preventivo riguarda: 4 parchi fotovoltaici della potenza di 1 Mw ciascuno e del valore complessivo di 20 milioni di euro; parte di un finanziamento pubblico per circa 12 milioni euro; beni mobili e immobili per una cifra pari a 1,7 milioni di euro.

Sono state scoperte tre discariche abusive, delle quali due situate in due impianti fotovoltaici e la terza sotto la centralissima piazza Genova del comune di Soleto, nel corso delle indagini che hanno portato a effettuare gli arresti e a notificare due misure interdittive scattate per due dipendenti del Comune di Soleto, sospesi. Per tutte e quattro le società di capitali individuate c’è l’esclusione da agevolazioni, finanziamenti, contributi o sussidi, con revoca di quelli già. Mentreper una è stato applicato il divieto di contrattare con la pubblica amministrazione.

La notevole quantità di rifiuti, pericolosi e non, interrati (oltre cento tonnellate) ha permesso alla autorità giudiziaria di contestare il reato di traffico di rifiuti e di procedere con l’intercettazione di conversazioni telefoniche ed ambientali. Dalla prime battute è subito emerso un panorama assai più ampio ed inquietante, caratterizzato da una fitta rete di relazioni fra l’organizzatore del traffico da una parte, professionisti, imprenditori, funzionari ed amministratori locali dall’altra.

Tali relazioni erano finalizzate al conseguimento illecito di appalti pubblici ed al buon esito di varie pratiche urbanistiche, oltre all’ottenimento, mediante artifici e raggiri, di tariffe incentivanti più vantaggiose rispetto a quelle spettanti, elargite dal Gestore servizi elettrici per la produzione di energia elettrica da impianti fotovoltaici.

http://bari.repubblica.it/cronaca/2013/07/13/news/truffa_sul_fovoltaico_8_arresti_sequestrati_4_parchi_da_20_milioni-62899062/?ref=HREC2-7

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