Borsa, Opa su New York: nasce il gigante Usa che inghiotte mezza UE

21 dic – Si profila un nuovo colosso globale degli scambi di Borsa su azioni, materie prime e derivati. L’InterContinental Exchange (Ice), piattaforma statunitense di transazioni su materie prime e petrolio, ha annunciato un’offerta di acquisizione amichevole sul gigante borsistico transatlantico Nyse Euronext, che oltre al New York Stock Exchange controlla anche le piazze di Parigi, Bruxelles, Amsterdam e Lisbona. L’operazione ha un ammontare totale da 8,2 miliardi di dollari, ed è stata concordata dai management dei due gruppi.

L’Ice, che ha sede ad Atlanta, ha subito precisato che il nuovo gruppo avrà un doppio quartier generale, in modo da mantenere la sede simbolica del Nyse a New York. La nuova società avrà un portafoglio di scambi che spazierà dalle materie prime agricole ed energetiche – secondo quanto recita un comunicato – ai derivati sul credito, all’azionario Usa e i relativi derivati, all’azionario in Europa e i contratti mirati sugli andamenti dei tassi di interesse. Inoltre un altro aspetto chiave della fusione è quello che riguarda la messa in comune delle attività di clearing.

I negoziati tra le due società erano da poco trapelati sulle pagine del Wall Street Journal. In base ai termini concordati, ogni azione Nyse Euronext viene valorizzata 33,12 dollari, che verranno retribuiti per 11,27 dollari in contanti a cui si aggiungeranno 0,1703 azioni dell’Ice (fanno riferimento i prezzi di chiusura di ieri 19 dicembre). Chi resta a guardare, in una posizione non proprio esaltante è l’Europa: solo pochi mesi fa la Commissione Ue aveva deciso di stroncare un analogo tentativo di acquisizione sul Nyse da parte del gruppo tedesco Deutsche Borse, in base a motivazioni antitrust.

Originariamente l’Euronext, come lascia chiaramente trapelare il nome, era un gruppo interamente europeo, poi nel 2007 è finito sotto il controllo statunitense a seguito dell’acquisizione fusione da parte del Nyse. Ora, stroncata l’ipotesi di una aggregazione con Deutsche Borse, l’Europa deve rassegnarsi a vedere il baricentro della società spostarsi sempre più negli Usa.

Forse consci dei possibili attriti che si potrebbero creare di rimbalzo con le autorità Ue, dall’Ice sembrano mettere le mani avanti affermando di voler “valutare la possibilità di una quotazione autonoma dell’Euronext quale piattaforma continentale, se le condizioni del mercato e le autorità sosterranno l’operazione avviata”.

Quanto agli azionisti del Nyse Euronext, in realtà vengono date loro ben tre possibiltà (fatto non molto frequente): esser pagati interamente in contanti, in parte in contati e in parte in azioni, oppure interamente in azioni (0,2581 titoli Ice per ognuna delle loro azioni). Secondo le stime diffuse ne doverebbero usc L’Ice conta di chiudere l’operazione nella seconda metà del 2013, posto che a sua volta dovrà ottenere il via libera delle autorità di vigilanza di Usa e Unione europea. Dalla combinazione dei due gruppi sono già attese sinergie da 450 milioni di dollari e un rafforzamento dell’efficienza in vari segmenti, in particolare sul clearing.

Secondo il numero uno dell’Ice, Jeffrey C. Sprecher, che assumerà la guida del nuovo gruppo, l’operazione “risponde all’evoluzione dei mercati e offre un ventaglio di possibilità di crescita, mentre migliora la concorrenza in Usa e Ue. Siamo convinti che saremo meglio posizionata per servire i clienti e competere”.

La presidenza verrà assunta da Duncan L. Niederauer, attuale amministratore delegato di Nyse Euronext, convinto che l’operazione valorizzi i punti di forza del gruppo, orientandolo su un percorso di crescita sicura nel lungo periodo. tmnews

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