Camera degli imputati: stop ai tagli degli stipendi

Roma, 10 dic. – Si va verso un emendamento alla manovrache potrebbe essere presentato dai relatori o dal governo permodificare la norma del provvedimento che prevede che l’esecutivo possa ricorrere per decreto legge  al taglio degli stipendi dei parlamentari nel caso in cui la commissione guidata dal presidente dell’Istat, Enrico Giovannini, non depositi il previsto studio di comparazione entro fine anno.
“Lo vedremo”, ha risposto uno dei due relatori, Pier PaoloBaretta (Pd), a chi gli chiedeva se sara’ presentato un emendamento da parte dei relatori. “Potrebbe essere nostro o del governo – ha aggiunto – ma il punto fondamentale e’ che la Commissione Giovannini deve finire il suo lavoro ed e’ il Parlamento che dovra’ recepirne i risultati. Non deve essere il governo a decidere per decreto”.

“Si sta lavorando per un emendamento – riferisce Corsaro del Pdl – in cui si stabilira’ un tempo massimo entro cui la commissione Giovannini dovra’ intervenire” sul taglio degli stipendi dei parlamentari. “Eventualmente la nuova formulazione servira’ per dare qualche mese in piu’ di tempo”.  Corsaro tiene a specificare che “in ogni caso, si tratta di un atto che deve fare il Parlamento e non il governo“. “Diamo un termine certo e ultimo entro cui la commissione Giovannini dovra’ terminare il suo lavoro e disponiamo che entro trenta giorni da quel momento il Parlamento dovra’ decidere”. L’intervento si e’ reso necessario, viene spiegato, poiche’ era stato commesso un errore nella manovra: ossia, non spetta al governo decidere sugli stipendi dei parlamentari, ma e’ materia di competenza dei due rami del Parlamento. Per questo, si sta lavorando a un emendamento, che prevede appunto “un termine ultimo certo per la Commissione entro cui deve terminare il suo lavoro e il Parlamento ha 30 giorni di tempo per recepire”.

“Da parte nostra nessun rallentamento sui tagli ai costi della politica e agli stipendi dei parlamentari. Andiamo avanti, e’ giusto cosi’. Sia il Parlamento ad assumersi la responsabilita’ della scelta, come ha gia’ cominciato a fare sui vitalizi”. E’ quanto afferma il segretario del Pdl Angelino Alfano. “Su un tema cosi’ delicato il Parlamento non si faccia commissariare dal governo”, aggiunge Alfano .

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