Integralismo istituzionale: Dove si fa la Moschea? In Comune!

“Il Sindaco di Concordia – come molti suoi compagni colleghi sindaci di sinistra – non pensa ad altro che
privilegiare gli islamici discriminando coloro che non lo sono”.

“Modificare ad hoc le regole di concessione dell’uso della sale comunali per potere consentire agli islamici di trasformare ed utilizzare un luogo pubblico come una moschea di fatto, rappresenta un atto politicamente grave che contestiamo fermamente nel metodo e nel merito”.

“Stupisce poi che tale esempio di integralismo istituzionale, arrivi proprio dai sedicenti difensori della laicità che evidentemente serve solo quando si parla di cristiani”.

“E’ evidente che il Comune non pensa ad altro che a realizzare una moschea sul territorio e se non ci riesce in luoghi privati, non esita a cercare tutti gli escamotage per farla utilizzando luoghi pubblici”.

Lo ha affermato il Consigliere regionale del Popolo della Libertà Andrea Leoni, già autore di due distinte interrogazioni presentate sui casi di moschee abusive ricavate all’interno di locali privati a Concordia sulla Secchia, in provincia di Modena, e presentando una nuova interrogazione agli Assessori regionali alla sicurezza e ai servizi sociali sulla decisione dell’Amministrazione comunale di Concordia di mettere a disposizione un locale del Comune per essere utilizzato come moschea.

“E’ davvero incredibile la costanza e la determinazione ideologica con cui il Sindaco tenti di fare rientrare dalla porta dello sgabuzzino quello che i cittadini non vogliono e hanno fatto uscire dalla porta principale del Municipio. Mi piacerebbe che tanta volontà venisse usata anche per risolvere i problemi di tutti gli altri cittadini. In attesa che l’Assessore regionale ai servizi sociali e alla sicurezza risponda alla mia richiesta di chiarimenti, diciamo no alla moschea e un doppio no alla moschea in luogo pubblico. Se la decisione
dell’Amministrazione comunale di Concordia andasse avanti costituirebbe un grave precedente. Non vogliamo che il passo successivo dell’Amministrazione comunale sia quello di sostituire il crocifisso, dove ancora lo ha lasciato, con una mezzaluna”.

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