Migrante picchiato dai datori di lavoro? Non era vero

Bellanova, sciacallaggio finito, quegli imprenditori italiani, di Terracina, sono persone perbene. Anche i ministri si devono saper scusare, anche quelle che piangono per gli stranieri. Non vi potete permettere speculazioni sulla pelle degli italiani che lavorano. Grave, gravissimo, il silenzio calato su una balla clamorosa e che è stata denunciata dal deputato europeo dell’Italia Centrale Nicola Procaccini, di Fratelli d’Italia.

Bellanova, scusati con quegli imprenditori diffamati – Una settimana fa siamo stati tutti aggrediti da una notizia fasulla. Giornali e telegiornali hanno fatto a gara a raccontare la bugia di un bracciante indiano picchiato da due agricoltori di Terracina e gettato in un canale. Si erano mossi i ministri. La Bellanova bofonchiando in un post delirante su Facebook, bevendo la balla inventata dallo straniero. E poi persino la Catalfo, ministro del lavoro, con un tweet per far sapere al mondo che aveva pure telefonato alla povera vittima

Richiamalo adesso. Il magistrato che ha revocato i provvedimenti cautelari ai due agricoltori che l’indiano aveva denunciato, ne sarà contento.

Che brutta storia, signori del governo. E grazie a Procaccini per averla resa nota. Non era vero nulla. E ora la Bellanova dovrebbe scusarsi con gli imprenditori che erano stati accusati ingiustamente. Assieme alla sua degna collega Catalfo. Perché il GIP ha scritto nero su bianco che “non sussistono i gravi indizi di colpevolezza”. Gli imprenditori di Terracina non avrebbero mai picchiato l’indiano, anzi sarebbe stato quest’ultimo a minacciare gli imprenditori. Dice Procaccini: “Di questo caso hanno parlato telegiornali, tv, commentatori, politicanti, i “professionisti” dell’agromafia, come li chiamerebbe Sciascia.

Procaccini (Fdi): “Sanatoria giustificata con una balla” – C’è stato persino un Ministro che ha giustificato la sanatoria di centinaia di migliaia di immigrati irregolari, citando proprio questo caso su Terracina. Rivelatosi dunque, al momento, falso. A differenza di quei signori, io preferisco aspettare che le indagini si concludano, prima di sparare condanne ai quattro venti. E comunque non cambierebbe di molto la realtà dei fatti.

In questa terra, quella dove abito, vivono e lavorano duramente migliaia di italiani e di stranieri regolari. Con coraggio e solidarietà tirano fuori dalla terra prodotti che vengono esportati in tutto il mondo. Ma questo non fa notizia, né porta voti, mentre di un solo deprecabile episodio di maltrattamenti (in questo caso probabilmente falso), si imbastisce una campagna contro la verità e contro la bellezza della nostra migliore agricoltura”.

E queste sono lo storie che suscitano davvero indignazione. Perché basta raccontare una frottola contro due imprenditori italiani – padre e figlio – per veder partire lancia in resta due ministri del governo. Altro che lacrime, il lanciafiamme meriterebbero costoro per aver fatto una cosa così triste e brutta. Indecorosa.

Lo alzino il telefono, le ministre. Si scusino con gli imprenditori, con Terracina. Le convinca quello che dovrebbe essere il presidente della regione Lazio, Nicola Zingaretti, che non può pensare di far passare sotto silenzio una vergogna simile. O immagina che quando passerà da quelle parti col suo codazzo riuscirà a fermare chi gli vorrà chiedere conto del suo inaccettabile mutismo? Non vi illudete più: la gente è stufa di voi e della vostra ipocrisia. Gli italiani cominciano davvero a odiarvi.

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