Follia a Sesto: madre di bosniaco arrestato si lancia con furgone contro caserma Cc

Sesto San Giovanni, sfonda il cancello della caserma dopo l’arresto del figlio: in cella entrambi. I “colpi” di abbagliante come a voler avvisare qualcuno. La sgommata per dare il via alle “danze”. Quindi lo schianto, inevitabile e – purtroppo per loro – infruttuoso. Folle notte a Sesto San Giovanni, dove una donna, poi arrestata, ha pensato bene di lanciarsi con un furgone contro la caserma dei carabinieri, che avevano appena fermato suo figlio.

La storia inizia alle 2 in via Masaniello, dove una pattuglia del Radiomobile decide di controllare un giovane fermo nella sua auto in sosta a bordo strada. Il ragazzo, però, abbandona il veicolo, fugge a piedi e riesce a far perdere le proprie tracce. Più o meno trenta minuti dopo a bloccarlo ci pensano i loro colleghi di Bresso, che lo rintracciano a Cinisello e lo portano in caserma a Sesto per il fotosegnalamento e tutti i controlli del caso.

Così, i militari scoprono che il fuggitivo è un bosniaco di ventiquattro anni che pochi mesi fa è stato allontanato dall’Italia in esecuzione di un ordine di espulsione che avrebbe dovuto tenerlo fuori dai confini italiani per cinque anni. A quel punto i militari formalizzano gli atti, lo dichiarano in arresto per “reingresso illegale nel territorio nazionale” e gli danno la possibilità di avvisare i familiari.

L’arrivo della famiglia in caserma – Il 24enne effettivamente fa una telefonata e chiede ai parenti di portargli in caserma una borsa con qualche effetto personale. Dopo poco nella struttura di via Pirandello si presentano sua sorella minorenne, sua moglie e sua mamma, una donna di cinquantuno anni.

Le tre lasciano al piantone una borsa con alcuni vestiti e poi restano nel parcheggio di fronte alla caserma a bordo di un furgone bianco Iveco, continuando ad azionare gli abbaglianti. Pochi istanti dopo la follia: la 51enne, che è alla guida, preme il piede sull’acceleratore, sgomma e si lancia a tutta velocità contro la recinzione metallica della caserma, riuscendo a sfondarla.

Multata anche per eccesso di velocità – I carabinieri escono immediatamente in strada, la bloccano e la dichiarano in arresto per “distruzione di opere militari”, il reato punito dall’articolo 253 del codice penale che prevede una pena non inferiore agli otto anni.

La donna è stata portata a San Vittore, mentre suo figlio si trova in carcere a Monza. Per la 51enne oltre al danno, la beffa: la polizia stradale intervenuta per i rilievi l’ha infatti anche multata per danneggiamento in seguito a sinistro stradale e per eccesso di velocità.

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